Mamma col Covid partorisce bimba positiva a Palermo: “Contagiata nell’utero”
Appena venuta al mondo e già contagiata dal coronavirus nonostante tutte le precauzioni mediche del caso, è la storia di una bimba siciliana appena nata all’ospedale "Vincenzo Cervello" di Palermo che con tutta probabilità è stata infettata dalla madre all'interno dell'utero ancora prima di nascere. La donna infatti era affetta da covid quando ha partorito nell’unità di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale palermitano ma il contagio non è avvenuto al momento del parto ma prima. "Si tratta di un caso rarissimo ma possibile" ha spiegato Fabio Giardina, direttore dell’Unità di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’azienda ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo.
"In uno studio della Società Italiana di Neonatologia di ottobre 2020 viene segnalata la positività di neonati nati da madre positiva nel 2,8% dei casi. In realtà non si può escludere che in 5 di questi casi la trasmissione dell’infezione sia avvenuta da parte della mamma dopo la nascita" ha spiegato all'Ansa lo stesso Giardina. In pratica "sarebbe soltanto 1 il caso di trasmissione per via verticale, che porterebbe la percentuale di trasmissione allo 0,5%, quindi un caso ogni 200 gravide Covid positive".
"Nella nostra casistica, abbiamo avuto un solo caso di trasmissione certamente verticale (tampone positivo subito dopo la nascita) su 60 gravide Covid positive, ma non è stato possibile esaminare la placenta materna" ha rivelato il dirigente dell'ospedale del capoluogo siciliano, concludendo: "È comunque stato dimostrato che alcune proteine virali possono essere presenti nella placenta di donne covid positive, il che giustifica la possibilità della trasmissione materno-fetale dell’infezione".
Quello di Palermo infatti non è certo il primo caso dall'inizio del pandemia da coronavirus. La cattiva notizia dunque è che il virus attacca il bambino anche nel grembo materno causando i sintomi. La buona notizia è che i neonati reagiscono bene e con le cure possono guarire come dimostrano i casi fin qui accertati.
