Maltrattamenti e traffico di animali dall’est Europa: nei guai veterinari e trafficanti

La Polizia di Padova al termine di una complessa indagine ha sgominato una banda criminale internazionale dedita all’importazione illegale in Italia di cuccioli di animali da compagnia, soprattutto cani e gatti. L'organizzazione che agiva a fini di lucro importava i cuccioli dall'Est Europa, soprattutto dall’Ungheria, senza nessuna autorizzazione e senza nessun riguardo per le norme d’igiene infliggendo agli animali maltrattamenti durante i lunghi viaggi. In alcuni casi i cuccioli morivano anche per malattie congenite. I cuccioli di cani e gatti venivano poi rivenduti nel nostro Paese a caro prezzo con falsa documentazione sanitaria e falsi documenti che attestavano la loro origine italiana. Nei guai infatti otre ai trafficanti sono finiti anche alcuni veterinari compiacenti che provvedevano a stilare i certificati falsi.
Complessivamente sono venti le persone indagate tra veterinari, autotrasportatori e trafficanti dell'organizzazione che aveva ramificazioni in tutto il nord Italia. Durante le perquisizioni avvenute in varie città d’Italia la polizia ha scoperto decine di cuccioli senza microchip e in pessime condizioni sanitarie stipati in gabbie e in container. Gli indagati a vario titolo dovranno ora rispondere dei reati di associazione a delinquere, falsificazione di documentazione, frode in commercio, truffa, maltrattamento di animali e traffico illecito di animali da compagnia.