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Mafia, arrestato il boss latitante Giuseppe Autieri: non si era spostato da Palermo

Il boss mafioso Giuseppe Auteri è stato arrestato oggi dopo due anni di latitanza. Le ricerche erano state estese anche all’estero ma il latitante si nascondeva a pochi passi dal suo mandamento di Porta Nuova a Palermo.
A cura di Antonio Palma
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Lo avevano cercato ovunque, anche all'estero, ma il boss mafioso Giuseppe Auteri è stato arrestato oggi nella sua Palermo dove probabilmente era rimasto per gestire i traffici criminali. È nel capoluogo siciliano che nelle scorse ore i carabinieri hanno arrestato il 50enne ormai latitante da due anni. Giuseppe Autieri, considerato reggente del mandamento di Porta Nuova, è stato individuato e arrestato in un appartamento nella zona di via Oreto, una palazzina semi diroccata di via Giuseppe Recupero.

Il boss era armato ma non ha opposto resistenza all'arresto. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo lo hanno sorpreso nel pomeriggio di lunedì mentre era da solo in casa, senza dargli vie di fuga. Giuseppe Auteri infatti era latitante dal luglio del 2022 proprio dopo essere sfuggito all'arresto dei carabinieri durante un blitz che portò in carcere diversi affiliati del suo mandamento.

Autieri infatti era stato coinvolto nell'indagine denominata “Vento”, scattata dopo l’omicidio del boss Giuseppe Incontrera. Quando i carabinieri erano andati a bussare alla porta della sua abitazione, di lui però non vi era più traccia. Parenti e amici avevano detto che non si vedeva già da mesi. Secondo gli inquirenti, dopo aver scontato una precedente condanna per mafia, al suo ritorno era diventato un pezzo grosso a Porta Nuova fino ad arrivare ai vertici del mandamento. Nel 2020, secondo la ricostruzione della Procura, ad Auteri sarebbe stata affidata la cassa del clan.

"Vassoio", questo il soprannome di Autieri, era ormai considerato il reggente del clan quando era sfuggito al blitz delle forze dell'ordine che aveva dato un forte colpo alla famiglia mafiosa. Secondo gli inquirenti, era già sparito mesi prima degli arresti, a metà settembre del 2021, e per questo le ricerche erano state estese anche all'estero. Il cinquantenne invece si nascondeva a poca distanza dal territorio della famiglia mafiosa di appartenenza ed è qui che poco dopo le 15.30 di oggi i carabinieri lo hanno arrestato dopo aver stretto il cerchio su di lui da giorni, coordinati dal procuratore Maurizio de Lucia e dalla procuratrice aggiunta Marzia Sabella.

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