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Mafia, arrestato fratello della vedova dell’agente Schifani, lei disse: “Vi perdono inginocchiatevi”

Il fratello della vedova dell’agente Vito Schifani, ucciso con il giudice Falcone, è stato arrestato nelle scorse ore per associazione mafiosa. Ufficialmente imbianchino disoccupato di 58 anni, avrebbe “fatto parte della famiglia mafiosa di Vergine Maria, mantenendo rapporti con esponenti mafiosi di altre famiglie”
A cura di Antonio Palma
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C'è anche il fratello della vedova dell'agente  di scorta Vito Schifani, ucciso con il giudice Falcone, tra le otto persone arrestate oggi dalla polizia nell'ambito di un blitz antimafia che ha portato in manette diversi esponenti della cosca dell'Arenella a Palermo. Si tratta di Giuseppe Costa, arrestato nelle scorse ore dagli uomini della Dia con l'accusa di associazione mafiosa. Il volto del sorella Rosaria divenne uno dei simboli dell'antimafia durante i funerali alle vittima dell'attentato di Capaci. "Mafiosi io vi perdono, ma inginocchiatevi" aveva detto in lacrime la donna in chiesa. Secondo l'ordinanza dei magistrati palermitani, Giuseppe Costa sarebbe stato coinvolto in attività estorsive e ritorsioni nei confronti dei commercianti del capoluogo siciliano per conto della cosca dell'Arenella.

Non solo, secondo le indagini della Dia, Giuseppe Costa avrebbe gestito anche la cassa della famiglia mafiosa e si sarebbe occupato dell’assistenza ai parenti dei carcerati. A incastrarlo un trojan piazzato nel telefonino di Gaetano Scotto,  un capomafia siciliano le cui parole sono state  registrate per ricostruire la dinamica del gruppo criminale. Secondo il gip del Tribunale che ha firmato la misura cautelare, Costa, ufficialmente imbianchino disoccupato di 58 anni, avrebbe "fatto parte della famiglia mafiosa di Vergine Maria, mantenendo rapporti con esponenti mafiosi di altre famiglie (…) nell'interesse primario dell'organizzazione mafiosa". Avrebbe anche "organizzato e coordinato attività estorsive, nonché atti ritorsivi nei confronti di imprenditori e commercianti della zona". Non solo, avrebbe anche "provveduto al mantenimento degli affiliati detenuti e alla corresponsione pro quota dei proventi dell'associazione mafiosa".

Il volto della sorella di Giuseppe, Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, il poliziotto di 27 anni, morto nella strage di Capaci, divenne noto a tutti gli italiani durante i funerali del marito. Strazianti le sue parole dall'altare: "Io, Rosaria Costa, vedova dell'agente Vito Schifani mio, a nome di tutti coloro che hanno dato la vita per lo Stato, lo Stato…, chiedo innanzitutto che venga fatta giustizia, adesso. Rivolgendomi agli uomini della mafia, perché ci sono qua dentro (e non), ma certamente non cristiani, sappiate che anche per voi c'è possibilità di perdono: io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio, se avete il coraggio di cambiare… Ma loro non cambiano… […] …loro non vogliono cambiare…"

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