Lutto a Rovigo, Mattia muore a 19 anni dopo una malattia fulminante: “Non è giusto”

Si era diplomato soltanto lo scorso luglio, poco prima di scoprire di essere affetto da un tumore molto raro, che l'ha portato via nel giro di tre mesi e mezzo. È morto nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 dicembre a 19 anni Mattia De Paoli nel letto dell'hospice di Lendinara, in provincia di Rovigo, dove era ricoverato nella speranza di trovare un minimo sollievo al suo dolore. Mattia aveva terminato prima dell'estate il suo percorso di studio all'istituto agrario di Sant’Apollinare. Avrebbe dovuto pensare solo a divertirsi con gli amici prima di cominciare l'università, ma qualche mese dopo, ad agosto, a cominciato ad avvertire i primi malori. Niente di apparentemente grave, ma la famiglia lo aveva convinto comunque a sottoporsi ad analisi del sangue e ad altri test.
Poi, come un filmine a ciel sereno, è arrivata la diagnosi: il ragazzo era affetto da una rara forma tumorale. Nei mesi successivi è stato sottoposto ad una serie di trattamenti in una struttura specializzata di Padova che però non hanno portato gli effetti sperati e, dopo che nessun miglioramento era stato segnalato, la famiglia ha deciso di riportarlo a casa. Mattia ha lasciato nel dolore papà Massimo, mamma Tania e un fratellino di sette anni con i quali viveva a Concadirame, frazione di Rovigo. Famoso per la sua passione per i motori, era molto amato dai suoi amici, che ora affidano ai social network i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa.
"Caro Mattia. Dicono che il signore chiama da lui le persone che ama o che le fa soffrire per troppo nella vita. A te ha scelto di chiamarti da lui anche se la tua vita appena ha iniziato ad aprirsi a te. Dire che mi dispiace sembra troppo poco. Buon viaggio", ha scritto un utente su Facebook; "Spero che mamma e papà riescano a trovare la forza. Vola Mattia", è stato il pensiero di un altro. I funerali del giovane si terranno mercoledì 5 dicembre alle ore 15:00 nella chiesa parrocchiale di Concadirame.