Lo sfogo dal parco acquatico: “Ho speso 200 euro in un giorno e non mi hanno fatto uscire per prendere un pannolino”

"Non mi hanno lasciato uscire dal parco acquatico per andare a prendere in macchina un pannolino per mia figlia di un anno e rientrare subito dopo". A Fanpage.it il cliente di un parco acquatico di Jesolo si sfoga su quanto è successo precisando anche che per la giornata avevano speso più di 200 euro e "insomma potevano venirmi incontro".
L'uomo, che ha contattato Fanpage.it per raccontare la sua esperienza, ha spiegato di essere andato al parco acquatico con la sua compagna e la loro bimba di un anno e 4 mesi per una giornata in famiglia. Verso le 17 la piccola aveva bisogna di un altro pannolino – durante la giornata erano finiti quelli in borsa – per cui era necessario andare a recuperarne un altro in auto.
Così alle 17.05 l'uomo si è presentato all'uscita e ha spiegato che sarebbe rientrato poco dopo solo con un pannolino, ma gli è stato detto che se fosse uscito non sarebbe più rientrato: "Come prevedeva il loro regolamento sul sito mi hanno detto – si è sfogato il cliente che non sapeva più come convincere il personale -. Ma ovviamente se io non sono al parco con il pc, non mi vado a leggere il sito internet".
Ma quale era la preoccupazione degli addetti alla sicurezza del parco? Come spiega il cliente, dopo le 17 gli addetti alla sicurezza non fanno entrare più nessuno perché sono impegnate in altre attività in vista della chiusura del parco prevista per le 18. Questo prevede che non possono fare i controlli: all'ingresso infatti verificano sempre se all'interno delle varie borse la clientela non introduce qualcosa di pericoloso.
Il cliente spiega nel dettaglio perché la piccola è rimasta senza pannolino: "Non mi hanno fatto uscire nonostante la macchina non fosse lontana e la vedevo bene. Nonostante uscissi in costume e rientrassi con solo in mano un pannolino. Ho fatto presente che se volevano potevano accompagnarmi e avrebbero visto che avrei preso solo il pannolino".
Invece nulla, "non ho potuto far altro che tornare dalla famiglia, sciacquare la piccola e uscire definitivamente dal parco. Quando invece potevamo farci un'altra ora lì. Senza contare che questa giornata c'è costata più di 200 euro tra lettini, ombrelloni e cibo. Insomma potevano venirci incontro".
Il cliente ribadisce che non pensava di chiedere molto: "So che chi c'era non voleva prendersi alcuna responsabilità, però non hanno voluto neanche chiamare il capo sicurezza di turno. Eppure stavo facendo una cosa molto limpida, ho chiesto se potevo andare a prendere il pannolino di mia figlia in auto. Qualcosa di necessario, non le sigarette". Infine conclude: "Essendo una persona adulta e in buona fede confidavo nella bontà del personale all'accoglienza, che probabilmente per l"imbarazzo' delle regole, ignoravano di rispondere a ogni mia domanda e di trovare una possibile soluzione".
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