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Livorno, cadavere di una ragazza trovato dopo il rave party in un capannone

Si tratta di una 30enne, nata a Roma ma residente a Vecchiano (Pisa). L’evento si era tenuto nel fine settimana nell’ex fabbrica Trw di via Enriques, nella zona industriale di Stagno, alimentando non poche polemiche e portando alla denuncia di diverse persone e al sequestro di alcuni mezzi.
A cura di Biagio Chiariello
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Il corpo senza vita di una 30enne, nata a Roma ma residente a Vecchiano (Pisa), è stato trovato stamani a Livorno presso il capannone dell'ex fabbrica Trw di via Enriques, nella zona industriale di Stagno, dove nel fine settimana si è tenuto un rave party conclusosi ieri sera e a cui hanno partecipato in centinaia da tutta Italia. Lo si apprende da fonti locali. Sul posto è intervenuta la squadra mobile di Livorno dopo un primo intervento del 118 che aveva constatato il decesso. Gli investigatori starebbero ascoltando testimoni anche per stabilire se la vittima sia morta nello stesso punto in cui è stato trovato il corpo. Già disposta l'autopsia per individuare le cause del decesso e stabilire con precisione l'ora della morte.

Sul rave party (il terzo in pochi mesi nello stesso luogo) era peraltro intervenuto anche il sindaco di Livorno. "Si tratta di una questione molto seria dal punto di vista dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini coinvolti" aveva scritto Luca Salvetti su Facebook. Nella ex fabbrica, in disuso da anni, la Cgil ha denunciato la presenza di materiale cancerogeno nelle pareti e nelle tegole del tetto. Venerdì mattina le forze dell'ordine erano intervenute intorno all'ex Trw, con l'obiettivo di tentare di arginare gli ingressi nello stabilimento abbandonato come disposto dalla Questura di Livorno. Una settantina le persone identificate dai militari, cinque le denunce  per invasione di terreni ed edifici e per l'apertura di area di intrattenimento pubblico senza osservare le prescrizioni a tutela dell'incolumità delle persone. Sequestrati anche due furgoni con materiale pesante di vario tipo e apparecchi per il suono.

"Nelle prossime ore – aggiunge il sindaco – avanzerò richiesta al Prefetto di una riunione del comitato dell'ordine pubblico nella quale vengano convocati i proprietari, per troncare il ripetersi di esperienze simili per il futuro. È responsabilità della proprietà prendere i provvedimenti dovuti per evitare un uso improprio dei loro spazi, proprietà che è tenuta a mettere in sicurezza l'intero immobile, anche in vista di un suo recupero a fini produttivi, che per l'Amministrazione Comunale rappresenta un obiettivo".

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