26.510 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Lei non stira, non lava e non cucina”, chiede il divorzio: “Violato l’obbligo di collaborazione”

È accaduto a Foggia dove però il giudice ha rigettato l’istanza dell’uomo rilevando una sostanziale mancata di prove di violazione dei doveri di collaborazione a carico della donna. Per il giudice non sarebbe ammissibile una situazione di sottomissione dell’altro a svolgere lavori di mera cura dell’ordine domestico.
A cura di Antonio Palma
26.510 CONDIVISIONI
Immagine

"Mia moglie non stira, non lava e non cucina nonostante non lavori", con questa motivazione un uomo si è presentato davanti ai giudici chiedendo il divorzio dalla mogie con richiesta di addebito per la donna per aver violato l’obbligo di collaborazione famigliare. È accaduto a Foggia dove però il giudice ha rigettato l'istanza dell'uomo rilevando una sostanziale mancata di prove di violazione dei doveri di collaborazione a carico della donna.  Nel corso del giudizio l'uomo ha sostenuto che la moglie non contribuiva all'assistenza e ai bisogni della famiglia perché, pur senza avere un lavoro, lo avrebbe fatto trovare spesso senza cena, costringendolo inoltre a portare i vestiti sporchi dalla madre perché non lavava il bucato con la scusa di non voler contaminare gli indumenti del figlio minore.

Per i giudici però si tratta di accuse troppo generiche per poter configurarsi come una "trasgressione degli elementari doveri di collaborazione tale da giudicarla colpevole di un sostanziale abbandono del nucleo famigliare". Da quanto emerso, infatti, al massimo lui era incaricato di fare la spesa e non faceva molto altro in casa mentre la legge prevede che sia il marito che la moglie hanno il dovere di contribuire ai bisogni della famiglia in egual misura. E anche laddove un coniuge non abbia un’occupazione l'altro non può completamente disinteressarsi della casa. Nella pronuncia che ha rigettato le richieste dell'uomo, come riporta il portale la "Legge per tutti", il giudice ha sottolineato che "non è previsto che su un coniuge siano addossati tutti i compiti di cura della casa e della prole, poiché entrambi sono tenuti a svolgere le stesse mansioni, e ciò anche nell’ipotesi in cui uno solo di essi lavori, poiché non sarebbe ammissibile una situazione di sottomissione dell’altro a svolgere lavori di mera cura dell’ordine domestico, al quale sono peraltro tenuti anche i figli, nell’ottica di un’educazione responsabile"

26.510 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views