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Legge di Bilancio, sotto i 5 mila euro i figli potrebbero essere a carico della famiglia

Il governo vuole alzare la soglia al di sotto della quale un figlio è considerato a carico della famiglia. La proposta potrebbe essere inserita nella nuova Legge di Bilancio: la soglia passerebbe da 2.841 a 5 mila euro annui.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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L'Agenzia delle Entrate comunica che sono in arrivo i rimborsi per circa un milione di contribuenti. Restituzioni previste sia per le dichiarazioni dei redditi del 2010 che per il canone Rai versato dagli over 75.

Con la prossima legge di bilancio il governo sta pensando di inserire una norma che aumenti la soglia di reddito al di sotto della quale un figlio può essere considerato a carico della propria famiglia. Attualmente la soglia al di sotto della quale un figlio può essere considerato a carico è di 2.840.51 l’anno e quindi una persona è considerata autonoma se guadagna 2.841 euro all’anno. Il governo però vorrebbe alzare la soglia a 5 mila euro all’anno, ma il ministero dell’Economia e della Finanza sta ancora lavorando per capire con precisione quanto possa essere aumentata questa soglia, valutando anche il suo eventuale impatto sui conti pubblici.

Alzando la soglia a 5 mila euro annui, molte più famiglie potrebbero beneficiare della detrazione per i figli a carico. Per detrazione si intende il diritto di sottrarre un determinato importo dalle tasse. Non è importante la data in cui il figlio, o il familiare interessato, superi la soglia di reddito perché basta superarla in qualsiasi momento dell’anno per non avere più diritto alla detrazione.

Come funziona la detrazione

La detrazione è unica per tutti i figli, quindi non è possibile avere a carico un figlio al 100% e gli altri al 50%, ed è generalmente suddivisa al 50% tra padre e madre. Può essere riservata a un solo genitore al 100% solo in determinati casi: dietro accordo, se ha il reddito più alto; se ha l’altro genitore a carico; se risulta affidatario esclusivo (in questo caso è comunque possibile che i genitori decidano di accordarsi per la detrazione al 50%).

La detrazione varia in base a determinati parametri quali il reddito complessivo  della famiglia, l’età del figlio, eventuali patologie o handicap da parte del figlio e numero dei figli presenti nel nucleo familiare. In base a questi parametri la detrazione al momento si calcola così: per il figlio minore di 3 anni la formula è: 1.220 × [(95.000 – reddito complessivo) / 95.000]; per il figlio da 3 anni in su la formula è: 950 × [(95.000 – reddito complessivo) / 95.000].

Dal quarto figlio in poi, le detrazioni teoriche di 1.220 e 950 euro sono aumentate, rispettivamente, a 1.420 euro, per i figli minori di 3 anni e 1.250 euro per quelli da 3 anni in su. Se un figlio è portatore di handicap, la detrazione teorica è aumentata di 400 euro.

Ci sono comunque delle eccezioni in cui la detrazione spetta per alcuni mesi dell’anno oppure casi in cui spetta in maniera diversa. Tra questi casi particolari rientra il caso in cui il figlio a carico decidesse di sposarsi. Qui la detrazione spetterà al genitore fino al mese che precede il matrimonio e poi verrà riservata al coniuge dal mese in cui si celebrano le nozze.

Bonus famiglie numerose

Per chi ha più di 4 figli spetta il Bonus famiglie numerose, una detrazione fiscale unica. Questo “beneficio” è di 1.200 euro ed è indipendente dal reddito e dal numero di mesi nei quali ciascun figlio è a carico.

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