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Le 9 pratiche utili a finire in tempo l’università

Studiare a volte non basta, bisogna anche farlo con un certo metodo. Soprattutto studiare è una delle attività delle vita di uno studente, per questo sapersi organizzare diventa fondamentale.
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A cura di Redazione
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C’è chi mette in conto un po’ di fuori corso, purché il voto di laurea sia alto, e chi invece punta tutto sulla velocità di conseguimento del titolo di studio. Ci sono poi tutte le strategie intermedie, ma quando il professore propone una promozione con voto basso, allo studente le alternative appaiono due: velocità o eccellenza? In effetti si possono ottenere entrambi i risultati, purché lo studente entri fin da subito nella “mentalità” giusta. La quale, è bene precisarlo, non vuol dire smettere di vivere e dedicarsi solo ed esclusivamente allo studio.

1. Confrontati con i colleghi. Un tuo compagno di corso potrebbe aver memorizzato informazioni che a te sono sfuggite. Uno dei problemi principali quando si comincia l’università è proprio la comprensione di cosa sia e cosa non sia rilevante ai fini dell’esame. Un interrogativo che si pone soprattutto all’inizio ma che in fondo resta sempre aperto. Confrontarsi con i colleghi non vuol dire necessariamente studiare con loro, poiché questo metodo di studi non si addice a tutti. Significa semplicemente fare una chiacchierata tra un corso e l’altro o nella pausa pranzo.

2. Seguire i corsi, anche online. Seguire i corsi all’università non sempre è agevole: a volte i docenti hanno altri, improrogabili ed evidentemente non prevedibili impegni, altre volte le distanze tra facoltà e casa rendono difficile seguire e studiare. In questi casi ci si può sempre affidare ai corsi online, che in alcuni casi sono addirittura gratuiti come quelli messi a disposizione dal progetto Federica.eu dell’Università Federico II di Napoli, la piattaforma tutta italiana interamente dedicata ai MOOC.

3. Adottare il metodo giusto. Le informazioni da immagazzinare ed elaborare sono tante, il tempo è poco. Esistono esami in cui il problema principale è capire cosa diavolo voglia dire quel che state leggendo (prendete un bel testo di Heidegger, ad esempio), altri in cui bisogna soprattutto memorizzare. Ogni esame ha la sua storia e probabilmente il metodo che hai adottato a scuola è inadatto. Oppure sba-glia-to. Non sottovalutare il metodo di studio e prendi in considerazione la possibilità di leggere un manuale sull’argomento. Puoi trovare qualcosa sul Web, ma prima leggi sempre la biografia di chi l’ha scritto.

4. Se non sai, chiedi al professore. “Non ho capito” è una frase che piace tantissimo al professore, purché tu non lo dica in sede d’esame. Guarda gli orari di ricevimento e al momento giusto chiedi lumi al docente.

5. Stabilisci degli orari. C’è poco da fare: per finire presto – e bene – gli esami, devi studiare. Rispettare degli orari ti aiuta a stabilire un inizio ed una fine, il che risulta utile in entrambi i sensi: per obbligarti a cominciare lo studio ed importi il riposo. Ci saranno periodi in cui dovrai prevedere tempi più stringenti, ma entrare nell’ottica dello “studio come un lavoro” ti responsabilizza e ti dà un ritmo di studio.

6. Libera la mente. Comunque vada, dopo un esame, dedicati almeno due giorni di completa libertà. Ti aiuterà ad accrescere la spinta motivazionale prima dell’esame e a predisporre la mente ad un rinnovato impegno.

7. Studia in ambienti non caotici. Se hai la tua stanza, nessun problema… Se invece ti trovi in una casa di studenti o comunque a condividere la stanza con coinquilini troppo rumorosi valuta due possibilità (anche insieme): vai a studiare in biblioteca oppure indossa le cuffie e collegati ad una piattaforma di e-learning – come Federica.eu – per approfondire le lezioni attraverso video di docenti e slide, nonché per prendere appunti e commentare i passaggi più interessanti. Il tutto in un ambiente di apprendimento agile e intenso, fatto su misura per te.

8. Memorizza quanto basta. La chiave della conoscenza è la comprensione. Una volta che hai com-preso, quell’argomento è tuo e resterà con te per sempre (o quasi). Puoi memorizzare quanto vuoi, ma se all’esame “reciti” la filosofia politica come la poesia di Natale, il professore sbriciolerà tutte le tue certezze prima con lo sguardo e poi con una domanda. Alcune materie, come abbiamo detto, necessitano di memoria, ma quel che conta su tutto è sempre la comprensione. Ti è utile anche per gli esami successivi: dopotutto stai costruendo un edificio ed ogni mattone deve essere bello solido.

9. Senti sulle tue spalle il peso del mondo (ogni tanto). D’accordo, l’università già è complicata e forse non hai bisogno di caricarti di altri problemi. Tuttavia, se hai un calo motivazionale, ricorda sempre che se studi probabilmente c’è qualcuno che crede in te, a cominciare dai tuoi genitori. Dall’altro lato, nonostante la connessione tra studio e lavoro sia sempre più debole, conoscere ed immettersi sul mercato del lavoro può avvicinare i tuoi sogni: curare un male, far valere dei diritti, proporre delle soluzioni. Ma anche andare a vivere da solo, sposarsi, metter su famiglia.

[Foto di Ralph Daily]

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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