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Lavoro, nei prossimi anni serviranno oltre 1,2 milioni di laureati: le lauree più richieste

Nei prossimi anni l’Italia avrà bisogno di oltre 1,2 milioni di lavoratori in possesso di una laurea. Elevato il fabbisogno di persone con un titolo nelle materie tecnico-scientifiche ma da non sottovalutare però anche gli altri percorsi di studi universitari.
A cura di Antonio Palma
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Nei prossimi anni l'Italia avrà bisogno di circa 3 milioni e mezzo di nuovi lavoratori, tra rimpiazzi di chi è in uscita dal mercato del lavoro e nuove figure. Di questi, oltre 1,2 milioni riguarderà personale in possesso di una formazione terziaria, ossia una laurea o un titolo dell’Alta Formazione. Sono le stime per il prossimo quinquennio fatte dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere nel recente report “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine”. Si tratta del 38% del fabbisogno occupazionale previsto. In particolare, nel settore pubblico la quota di lavoratori in possesso di una laurea dovrebbe raggiungere ben il 79% del fabbisogno, mentre nel settore privato la quota scende al 27%.

Lauree in materie tecnico-scientifiche

Ovviamente non tutte le lauree avranno lo stesso valore spendibile sul mercato del lavoro. Secondo lo stesso report, nell’istruzione terziaria sarà elevato il fabbisogno di persone con un titolo in ambito STEM cioè nelle materie tecnico-scientifiche, come ingegneria o matematica. Nel dettaglio, secondo le stime del report, nel periodo 2024-2028 per l’insieme delle lauree STEM saranno disponibili tra i 72mila e gli 82mila posti in media all’anno e quindi potrebbero mancare tra gli 8mila e 17mila giovani ogni anno.

Nel dettaglio, il fabbisogno di laureati tra i percorsi STEM atteso nei prossimi anni vede in testa quelli a indirizzo ingegneristico, in particolare collegati all’ingegneria industriale ed elettronica (36-41mila unità in media all’anno), seguono, l’indirizzo di ingegneria civile e architettura e quello strettamente scientifico, ovvero matematica, fisica, informatica.

Le altre lauree: Economia, formazione e medicina

Da non sottovalutare però anche gli altri percorsi di studi universitari tra cui emergono le discipline economico-statistiche, con un fabbisogno compreso tra 44mila e 50mila unità all’anno, seguite da quelle a indirizzo insegnamento e formazione (42-45mila unità) e da quelle a indirizzo medico-sanitario (circa 38mila unità).

Secondo le stime del report, nei prossimi anni dunque ci sarà un’offerta di laureati insufficiente a coprire le necessità del sistema economico. La carenza di laureati sarà particolarmente significativa per le materie scientifiche visto che potranno mancare tra 8mila e 17mila giovani ogni anno, soprattutto con una formazione ingegneristica e in scienze matematiche, fisiche e informatiche. Per quanto riguarda gli altri indirizzi, è attesa una carenza di offerta per insegnamento e formazione e nei settori economico-statistico e medico-sanitario.

Per quanto riguarda il fabbisogno occupazionale previsto per gli altri titoli di studio, solo al 4% dei profili sarà richiesto un diploma liceale mentre al 46% una formazione secondaria superiore tecnico-professionale, la quale comprende sia i percorsi quinquennali sia i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Professionale.

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