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Lavitola, niente condono per la villa a Positano

L’ufficio tecnico del comune sulla costiera amalfitana ha negato la richiesta di sanatoria del faccendiere per la villa nota alle cronache per le numerose feste mondane con ospiti eccellenti.
A cura di Antonio Palma
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Walter Lavitola finisce anche nel mirino dell'ufficio tecnico del Comune di Positano in provincia di Salerno. Il faccendiere ed ex direttore dell’Avanti, detenuto nel carcere di Poggioreale per le inchieste sulle  irregolarità nell’uso di fondi pubblici destinati al suo giornale, infatti si è visto respingere un’altra domanda di sanatoria per la sua villa sulla costiera amalfitana e sarà costretto entro 90 giorni a ripristinare i luoghi interessati dalle opere per le quali era stato chiesto il condono. Lavitola, accusato tra l'altro di corruzione internazionale per le note vicende in sudamerica, aveva chiesto una sanatoria per 18 interventi di rifacimento esterni alla sua villa tra fioriere, staccionate, pavimentazioni, scale e vialetti, realizzati in difformità dalle norme comunali.  Secondo i tecnici del Comune di Positano, Lavitola in primis non ha depositato le documentazioni richieste, ma ad ogni modo "gli interventi abusivamente realizzati costituiscono trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio comunale". Il faccendiere, condannato per tentata estorsione ai danni di Silvio Berlusconi, per la villa luogo di feste con numerosi ospiti noti potrà comunque presentare un nuovo ricorso al Tar.

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