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Covid 19

L’Aifa ha autorizzato due antivirali contro il Covid-19: molnupiravir e remdesivir

La Commissione Tecnico Scientifica dell’Aifa nella seduta dello scorso 22 dicembre ha autorizzato due farmaci antivirali – molnupiravir e remdesivir – per il trattamento di pazienti non ricoverati in ospedale.
A cura di Davide Falcioni
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La Commissione Tecnico Scientifica dell'Agenzia Italiana del Farmaco nella seduta dello scorso 22 dicembre ha autorizzato due farmaci antivirali – molnupiravir e remdesivir – per il trattamento di pazienti non ricoverati in ospedale per Covi-19 con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di COVID-19 grave.

Cos'è il molnupiravir

Come spiega l'Aifa il molnupiravir "è un antivirale orale (autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con Decreto del Ministero della Salute del 26 novembre 2021) il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi". Il trattamento, che consiste nell’assunzione di 4 compresse (da 200 mg) 2 volte al giorno, ha una durata di 5 giorni. Le indicazioni di utilizzo sono state pubblicate ieri, 29 dicembre, dall'Aifa sulla Gazzetta Ufficiale ed è efficace da oggi, 30 dicembre. Il molnupiravir sarà distribuito da parte della Struttura Commissariale alle Regioni a partire dal 4 gennaio e per la sua prescrizione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che sarà presto accessibile online sul sito dell’Agenzia.

Cos'è il remdesivir

Anche il remdesivir è un farmaco antivirale della classe degli nucleotidici ed è stato sviluppato anni fa da Gilead per il trattamento del virus Ebola. Per questo medicinale è stata recentemente autorizzata da EMA un’estensione di indicazione relativa al trattamento dei soggetti non in ossigeno-terapia ad alto rischio di Covid-19 grave; il farmaco può essere utilizzato fino a 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste in una somministrazione endovenosa, è di 3 giorni. Anche per questa nuova indicazione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che è accessibile sul sito dell’Agenzia dal 30 dicembre 2021.

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