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L’abbraccio di “Zaky” per i neonati in ospedale, il guanto che coccola come mamma e papà

Il particolare dispositivo, grande, morbido e capace con la sua forma unica e caratteristica di simulare l’abbraccio di un adulto, è stato appositamente studiato negli Stati uniti ed è approdato ora anche in Italia al reparto di Patologia Neonatale dell’Ospedale di Camposampiero, in provincia di Padova. Il “guanto Zaky” aiuta la termoregolazione del bimbo, lo tranquillizza e abbassa il suo livello di stress, facilitando così il lavoro di cura degli operatori sanitari.
A cura di Antonio Palma
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Un soffice e delicato guanto tra cui addormentarsi come se il bimbo si trovasse tra le amorevoli braccia di mamma e papà, è il “guanto Zaky” approdato ora al reparto di Patologia Neonatale dell’Ospedale di Camposampiero, in provincia di Padova, per dare conforto a tutti quei piccoli nati prematuramente e quindi costretti a restare in ospedale anche dopo le dimissioni del genitore. Il particolare dispositivo, grande, morbido e capace con la sua forma unica e caratteristica di simulare l’abbraccio di un adulto, è stato appositamente studiato negli Stati uniti ed è approdato ora anche in Italia grazie dall’Associazione padovana “Pulcino”, da sempre attiva nel sostegno delle famiglie di bimbi prematuri e dei reparti di terapia intensiva neonatale.

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Il particolare guanto, costruito in fibra sintetica ipoallergenica, deve il suo nome al piccolo Zachary, un bimbo statunitense nato prematuramente e i cui genitori si sono impegnati nel trovare qualcosa per potesse sostitutive il loro abbraccio durante il ricovero in ospedale. Come racconta la stessa l'Ulss 6 Euganea sui propri account social, a progettarlo infatti è stata proprio la mamma si  Zachary che ha vissuto in prima persona l’esperienza della terapia intensiva neonatale con suo figlio. L'abbraccio di  Zaky è speciale perché "riesce a far percepire ai neonati il calore, il profumo e l’affetto di mamma e papà, contribuendo a rilassare il neonato e a farlo sentire protetto" spiegano dall'azienda sanitaria locale veneta che ora lo sta usando nell'ospedale padovano.

In gergo tecnico si parla di “marsupioterapia”, il guanto viene posto all’intero di termoculle o lettini, a contenimento fisico del bimbo prematuro, e riproduce le carezze dei genitori offrendo sensazioni benefiche e piacevoli. La donazione del guanto Zaky acquisisce un significato doppio in questo tempo segnato dalle restrizioni anti-Covid e dalla limitazione delle visite in reparto. "Sostituendosi, per così dire, all’abbraccio di mamma e papa, il dispositivo aiuta la termoregolazione del bimbo, lo tranquillizza e abbassa il suo livello di stress, facilitando così il lavoro di cura degli operatori sanitari. Contatto e vicinanza sono fondamentali nell’accudimento dei neonati, specie se prematuri, e in questo senso il guanto Zaky rappresenta letteralmente una mano in più" assicurano dall'Asl

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