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Covid 19

La virologa Gismondo (Sacco) al convegno dell’ultradestra tedesca: “Covid infezione opportunistica”

Torna a far parlare di sé Maria Rita Gismondo direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano. Intervistata in occasione di un convegno organizzato dall’Afd, partito di estrema destra tedesco, a cui ha partecipato lo scorso luglio ha detto: “Possiamo definire il covid un’infezione opportunistica, non la primaria. Il virus forse in Italia già a metà dello scorso anno”.
A cura di Ida Artiaco
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"Il Coronavirus è arrivato in Italia a metà dell'anno scorso, i dati sono stati controllati male". Queste sono le parole di Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, che è tornata a far parlare di sé dopo essere già stata diffidata lo scorso mese di marzo dall’associazione Patto trasversale per la scienza per le "gravi affermazioni ed esternazioni pubbliche sul Coronavirus, volte a minimizzare la gravità della situazione e non basate su evidenze scientifiche". La virologa, come riporta il quotidiano La Repubblica, ha partecipato lo scorso 4 luglio ad un convegno organizzato dall'Afd, partito di estrema destra tedesco che per mesi si è battuto contro le restrizioni anti-contagio, al Bundestag a Berlino, nel corso del quale ha fatto il punto sull'emergenza Covid-19 nel nostro Paese. Le foto della sua partecipazione all'evento sono ancora disponibili su Facebook.

Gismondo, intervistata in quell'occasione dal giornalista Billy Six in inglese, il cui video è stato diffuso online dal reporter con sottotitoli in tedesco, ancora presente su YouTube, ha definito la situazione in Italia all'inizio dell'emergenza sanitaria di estrema "confusione, con così tanti dati e con dati falsi. Ogni giorno il governo e il ministero della Salute hanno pubblicato dati su positivi e morti, ma non siamo sicuri che siano dati controllati. La confusione principale riguardava persone morte con covid o per covid. Solo al termine di questo periodo il ministero della Salute ha chiarito la situazione, solo 10… o poco più… pazienti sono morti per covid. Altri sono morti infettati dal covid ma con altre gravi patologie. Possiamo definire il covid un'infezione opportunistica, non la primaria", ha continuato la virologa, che nel corso della conversazione fa riferimento anche ai risultati di alcuni test sulle acque reflue che collocherebbero "il Coronavirus in Italia probabilmente a metà dello scorso anno".

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Alla domanda su cosa ne pensasse dei camion militari che trasportavano le salma delle vittime Covid fuori da Bergamo ha risposto: "Non posso dire niente, ero nel mio laboratorio. Ho visto le immagini in tv. Penso che non sia stata una scelta giusta mandare in onda queste immagini che hanno creato un impatto negativo a livello psicologico, la gente è andata nel panico e in confusione. Il governo deve dare sicurezza e tranquillizzare le persone". Ancora, l'ha incalzata il giornalista: "Possiamo fidarci dei numeri del governo italiano, possiamo fidarci delle immagini dagli ospedali di Bergamo?", la virologa ha risposto: "Non ho idea, so che i governi a livello internazionale preferiscono alimentare il panico".

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