“La vaccinazione per over 80 conclusa in tempi celeri”, ma mancano le dosi per il richiamo

In diversi comuni in provincia di Cosenza, così come in diverse altre realtà calabresi, mancano i vaccini utili alle seconde dosi previste per gli ultraottantenni in condizioni di estrema fragilità. Le realtà interessate sono in particolare quelle di Amendolara, Roseto Capo Spulico, Oriolo e Trebisacce. In particolare Roseto Capo Spulico era stata protagonista di una segnalazione a Fanpage.it dopo che diverse famiglie hanno lamentato il rinvio a data da destinarsi delle vaccinazioni Pfizer previste per questa settimana. Il timore segnalato da Nella Converti, originaria di Roseto ma nata e cresciuta a Roma, è che le dosi siano state destinate a non aventi diritto.
Arriva ora infatti la prima dichiarazione della sindaca di Roseto Capo Scpulico, che sulla vicenda ha pubblicato un post Facebook che riporta una lettera di altri sindaci. Le parole di altre persone, in pratica: nessuna dichiarazione su quanto sta accadendo, così come dichiara anche Nella Converti in un post di denuncia, ma l'invito ad affidare i vaccini ai sindaci. Aggiunge alla fine che "la fase di vaccinazione relativa agli over 80 si è conclusa in tempi celeri. Non è esattamente così, però, secondo quanto affermano i familiari degli anziani che ancora devono ricevere la seconda dose. Una vicenda ben lontana dall'essere conclusa: le seconde dosi del vaccino da somministrare dopo 21 giorni sono normalmente conservate automaticamente a nome degli aventi diritto, in modo da assicurare che vi sia il siero utile a completare l'immunizzazione.
La comunicazione di rinvio "a data da destinarsi" desta quindi non pochi sospetti. "Mia nonna Pompea e gli altri ultra ottantenni rosetani mentono? – scrive Nella Converti sul suo profilo ufficiale -. Se l'amministrazione sta facendo qualcosa e ha soluzioni in mano è suo dovere comunicarlo immediatamente. Il vaccino è un diritto della mia nonna che merita rispetto e chiarezza immediata e non di non ottenere alcuna comunicazione su come e quando riceverà la dose che le spetta di diritto. Non vedo mia nonna da quasi un anno per tutelarla ed è una vergogna che la sua regione e il suo comune non facciano lo stesso".