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Covid 19

La terza dose di vaccino Covid è sempre più vicina: si partirà da anziani e fragili

Secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza, “è molto probabile che andremo nella direzione di assumere la terza dose di vaccino anti Covid e con tutta probabilità partiremo dai più anziani e dai più fragili”. Poi ha rassicurato: “Non avremo mai più né in Italia né in Europa il problema dell’approvvigionamento delle dosi. E già adesso abbiamo certezze che le dosi ci saranno per tutti”.
A cura di Ida Artiaco
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Mentre prosegue il dibattito tra gli esperti, si fa sempre più concreta la possibilità del ricorso ad una terza dose di vaccino anti Covid per aumentare la protezione contro la circolazione del virus. È quanto ha appena annunciato il ministro dell'Istruzione, Roberto Speranza: "Sulla possibile terza dose di vaccino la nostra comunità scientifica, che è in assoluto di prim'ordine, sta facendo le sue valutazioni e presto arriveranno le sue determinazione ma io ritengo molto probabile che andremo nella direzione di assumere la terza dose e con tutta probabilità partiremo dai più anziani e dai più fragili". Speranza ha anche aggiunto che rassicura "tutti fin da ora comunque che non avremo mai più né in Italia né in Europa il problema dell'approvvigionamento delle dosi. E già adesso abbiamo certezze che le dosi ci saranno per tutti".

Già la scorsa settimana il ministro Speranza, dopo gli annunci di Usa e Israele, aveva detto che la terza dose si sarebbe fatta: "Da parte di Aifa e Ema non c’è ancora un’indicazione perentoria e l’emergenza di queste ore è vaccinare chi ha zero dosi", aveva chiarito, ma "c’è una discussione all’interno del Cts e sicuramente si partirà con la terza dose per i fragili, gli immunodepressi, i trapiantati. Poi si arriverà agli over 80 e gradualmente anche a tutti gli altri". Sempre nei giorni scorsi proprio uno dei membri del Cts, l'immunologo Sergio Abrignani, aveva dato molto più di una indicazione: "La terza dose di vaccino sarà somministrata tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo. In Israele si comincia a osservare che i vaccinati dopo 6-10 mesi si infettano più che dopo tre mesi, quando l'efficacia dei composti anti Covid è al 95%", aveva spiegato, "successivamente si abbassa all'80-85% nella capacità di evitare forme gravi di malattia e infezione".

Intanto, prosegue la campagna di vaccinazione. Ad oggi, secondo i dati aggiornati sul portale del Ministero della Salute questo pomeriggio, sono 77.676.854 le dosi di vaccino somministrate in Italia, il 90,2% del totale di quelle consegnate, pari finora a 86.126.043 (nel dettaglio 60.650.689 Pfizer/BioNTech, 11.483.022 Moderna, 12.033.626 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.958.706 Janssen). Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 37.780.206, il 69,95% della popolazione over 12.

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