La storia della precaria nominata maestra di ruolo a 61 anni
“Sono un'anomalia italiana, alla soglia della pensione arrivo al posto di ruolo, ma dopo un concorso che ha valutato le mie competenze". Così, in una intervista a Repubblica, si presenta Ivana Greco, 61 anni compiuti a gennaio, che dal primo settembre insegnerà, a tempo indeterminato, in una delle scuole materne statali della provincia di Torino. Dopo decenni passati a fare tanti lavori, dall'impiegata alla traduttrice, Ivana riuscirà finalmente a coronare il suo sogno: insegnare. Anni e anni di precariato, ora ha un posto di ruolo. La neo-insegnante però non si considera ‘arruginita’. “L'anno scorso – racconta – ho fatto qualche supplenza nella scuola pubblica, e in questi anni sono rimasta nel mondo della formazione. Dopo una decina d'anni a Bolzano, dove ho fatto la custode nei palazzi provinciali, sono tornata a Torino. Qui ho fatto l'impiegata e la traduttrice, ma dagli anni Duemila ho lavorato negli asili privati. Ho visto realtà molto diverse dal modello d'insegnamento in cui credo". La sua vita è cambiata sicuramente adesso, almeno a livello economico. "I soldi non sono tutto, ma passare dai 600 euro di questi anni a quello che guadagnerò da settembre c'è una bella differenza: pagare affitto e bollette sarà più facile. In questi anni per arrotondare ho anche fatto la tata a un bimbo, Mariolino. Ora passerò da uno a venti, una bella differenza". Ivana non resterà molto tempo sulla cattedra. Tra 5/6 anni andrà infatti in pensione. “Non mi importa, non ci penso. Questo era il mio sogno e voglio lavorare. Trasmettere qualcosa ai bambini. Vederli crescere" dice.