La sorella di Lorena, trovata morta in casa a Ortona: “Amava il marito, ora voglio solo la verità”
"Lorena era serena, non mi ha parlato di problemi. Era una casalinga e madre perfetta. Lei era il mio tutto, eravamo molto legate. Ora voglio sapere la verità".
A parlare è Silvana, la sorella di Lorena Paolini, la 53enne di Ortona trovata agonizzante sul divano di casa in contrada Casone domenica scorsa. L'autopsia ha confermato che si tratterebbe di omicidio: la donna sarebbe stata soffocata da qualcuno che le ha lasciato un segno sul collo, particolare che ha spinto gli inquirenti a effettuare ulteriori analisi, anche se per avere i risultati finali dell’esame post mortem ci vorranno fino a 60 giorni.
Al momento unico nome iscritto nel registro degli indagati è quello del marito della vittima, Andrea Cieri, noto imprenditore nel settore delle pompe funebri, che per primo ha lanciato l'allarme. I due hanno due figlie adolescenti.
La sorella di Lorena, parlando ai microfoni di Estate in Diretta su Rai1, proprio relativamente al cognato, ha affermato che "la notizia che è indagato mi ha sconvolta. Mia sorella amava il marito. Non aveva nessun motivo per pensare male. Adesso io non voglio dire nulla. Voglio solo la verità: devo sapere cosa è successo e come. Qualcosa è accaduto in quella casa. Quella stessa casa è diventata la tomba di Lorena. E io non lo posso accettare".
Silvana ha anche ricordato il momento in cui ha saputo della morte della sorella. "La chiamata mi è arrivata dal telefono di mia sorella alle 14.02. Ho pensato: forse mi deve dire che non vuole più andare al mare. E invece era mio cognato Andrea che mi ha detto di andare subito a casa sua. Quando ho visto i carabinieri ho capito che era successo qualcosa di grave. La conferma è arrivata quando ho visto tutti piangere", ha concluso.