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La replica di ENI alle parole di Francesca Albanese al Festival di Fanpage

La replica di ENI alle parole di Francesca Albanese.
A cura di Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo la replica di ENI all’intervista realizzata da Fanpage.it a Francesca Albanese il 5 ottobre scorso a Roma.

“In merito all’intervento della Dottoressa Albanese all’evento Rumore Festival 2025, intervistata dal giornalista di Fanpage, Antonio Musella, Eni desidera precisare quanto segue.

1) Al contrario di quanto affermato dal giornalista in modo gravemente diffamatorio, Eni non si è resa partecipe di alcun genocidio.

2) Al contrario di quanto sostenuto dalla dottoressa Albanese, Eni non è mai stata condannata in alcun luogo del globo per disastro ambientale o altre forme di danno assimilabile;

3) In merito al tema delle INESISTENTI attività di Eni nell’offshore di Gaza, la Società ha preso parte a una gara internazionale, quindi in partenariato con diverse altre compagnie energetiche, per la concessione di licenze esplorative indetta legalmente dalla Stato israeliano in acque di influenza israeliana internazionalmente riconosciuta e ben PRIMA del 7 ottobre: quello che è avvenuto dopo tale tragica data è stato l’annuncio dei risultati della gara da parte delle autorità israeliane, al quale peraltro non ha fatto seguito alcuna concessione formale della licenza; pertanto, Eni non ha in corso alcuna attività nell’area. Eni inoltre prevede naturalmente il rispetto di ogni normativa applicabile su temi ESG e sui diritti umani, dispone di una funzione indipendente interna che ha verificato la correttezza sia della gara sia dell’operato di Eni nel partecipare, sia anche nello svolgimento di una due diligence legale che ne ha confermato il buon operato.

4) Come ben noto, il greggio partito dal terminale di Taranto, gestito da Eni solamente a livello di servizi portuali con i doveri contrattuali che ne derivano, NON è di proprietà di Eni ma di terzi operatori, che hanno noleggiato nave, servizi e deciso la destinazione del carico. Eni riceve per l’attività del proprio terminale una mera remunerazione logistica e nulla ha a che vedere con la destinazione dello stesso.

NOTA DI FANPAGE.IT

In merito alla questione, la direzione di Fanpage.it intende precisare quanto segue, per dovere di cronaca e per dare ai lettori un quadro esaustivo. Come chiunque può aver modo di verificare, il nostro giornalista non “accusa” ENI di aver preso parte al genocidio del popolo palestinese, bensì si limita a fare delle domande a Francesca Albanese, a partire dal report che ha redatto nell’adempimento del suo ruolo di Special Rapporteur per i Palestinesi nei territori occupati.

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