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La protesta dei rider contro i vip: “Ecco quelli che non danno mai la mancia”

Nella blacklist diffusa via Facebook dai fattorini figurano tra gli altri Dj Albertino, Teo Mammuccari, Fedez e Chiara Ferragni, ma anche il guru del problem solving al pc Salvatore Aranzulla, oltre a molti calciatori. “Ricordatevi sempre una cosa clienti. Sappiamo tutto di voi. Sappiamo cosa mangiate, dove abitate che abitudini avete…”
A cura di Biagio Chiariello
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"Questa è la nostra ‘blacklist', un elenco di tutte le star e i vip che regolarmente ordinano con le app e non lasciano la mancia a nessun fattorino, nemmeno in caso di pioggia!". Con queste parole si apre il post su Facebook pubblicato da ‘Deliverance Milano', un collettivo di rider, ossia i fattorini che fanno le consegne del cibo, e lavoratori precari, che rivela i nomi dei personaggi famosi che ricevono regolarmente pasti per ordinazione, noti tra gli addetti ai lavori più per il "braccino corto" che per il fatto di essere cantanti, piuttosto che star di Instagram, calciatori, attori, personaggi del mondo dello spettacolo, dj o influencer.

La black list dei vip che non danno mancia

Questa la lista pubblicata su Facebook dal collettivo dei rider. Dj Albertino, Teo Mammuccari, Fedez e Chiara Ferragni, Andrea Musacco, Cristian Abbiati, Paolo Cannavaro, il cestista David Moss, il terzino dell'Inter D'Ambrosio. I rapper Noyz Narcos e Marracash, il guru del problem solving al pc Salvatore Aranzulla, Alessandro Gentile, Leonardo Bonucci, Fabio Rovazzi, Mauro Icardi e Wanda Nara, Matteo Sarzana, Giancluca Cocco, Matteo Pichi. Per chiudere, i calciatori Gonzalo Higuain e Philippe Mexes, i rapper Clementino e Rocco Hunt, e infine Platinette.

La protesta dei rider

"Ricordatevi sempre una cosa clienti – si legge nel post su Fb, che suona a tratti ‘minatorio' – entriamo nelle vostre case, vi portiamo il cibo e qualsiasi altra cosa vogliate, praticamente a tutte le ore del giorno, siamo in strada sotto la pioggia battente o sotto il sole cocente, senza assicurazione. Sappiamo tutto di voi. Sappiamo cosa mangiate, dove abitate che abitudini avete. E come lo sappiamo noi, lo sanno anche le aziende del delivery. Queste piattaforme come sfruttano noi lavoratori senza farsi alcuno scrupolo, sfruttano anche voi, speculando e vendendo i vostri dati".

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