275 CONDIVISIONI
L'omicidio di Alice Neri a Modena

La presunta vittima di estorsione da parte di Mohamed Gaaloul: “Alice Neri avrei potuto essere io”

La presunta vittima di estorsione da parte di Mohamed Gaaloul ha rilasciato la sua testimonianza ai microfoni della trasmissione Ore 14. “Al posto di Alice Neri avrei potuto esserci io”
A cura di Gabriella Mazzeo
275 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Io gli ho dato i soldi spontaneamente, glieli ho prestati pensando che me li avrebbe ridati. Sono stata ingenua, credevo che lui lavorasse". A parlare è la donna che avrebbe subito un tentativo di estorsione da parte di Mohamed Gaaloul, il 29enne fermato con l'accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere riguardo il caso di Alice Neri, la 32enne trovata morta nella sua auto carbonizzata nelle campagne di Concordia. Secondo gli inquirenti, il 29enne avrebbe minacciato anche un'altra donna intimandole di rinunciare a un credito di circa duemila euro, soldi che la vittima aveva prestato a Gaaloul e sua moglie poco tempo prima.

"Credevo che lui lavorasse a Bologna. Mi ha giurato che avrei riavuto subito i soldi, mi sono fidata"ha raccontato ancora la donna ai microfoni della trasmissione Ore 14. Dopo aver ricevuto il denaro in prestito, l'uomo avrebbe minacciato la ragazza, affermando di essere pronto a diffondere alcuni suoi video hard.

Immagine

"Io e Mohamed eravamo già stati nelle campagne nei pressi del luogo del ritrovamento del cadavere di Alice – ha sottolineato ancora la donna ai microfoni dei giornalisti – ma non ho avuto paura perché ci siamo andati in pieno giorno. Adesso però vivo nel terrore".

La donna in questione sarebbe, secondo gli inquirenti, l'amica alla quale Gaaloul aveva chiesto un passaggio intorno alle 3 di notte del 18 novembre. Lei però, spaventata dalla situazione, si è rifiutata. "Adesso penso che se mi fossi presentata, probabilmente quello che è successo ad Alice sarebbe successo a me" ha continuato la donna che ha voluto mantenere l'anonimato.

Nel frattempo gli inquirenti continuano a indagare sul movente che potrebbe aver spinto il 29enne a uccidere la mamma 32enne. Il suo incontro con Alice Neri sarebbe stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Secondo quanto ricostruito da chi indaga, l'uomo sarebbe salito a bordo dell'auto nel parcheggio dello Smart Cafè e i due si sarebbero fermati per un'ora in un'area appartata dietro il locale. Poco dopo, Alice avrebbe guidato verso le campagne di Concordia

275 CONDIVISIONI
113 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views