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“La polizia ha coperto il raid fascista del figlio di Alemanno”

Il Fatto Quotidiano riporta la notizia di una novità nell’indagine sull’aggressione subita da un ragazzo da parte di un gruppo di giovani tra cui c’era anche Manfredi Alemanno, il figlio del sindaco di Roma. Due poliziotti sono indagati per aver coperto quella vicenda.
A cura di Susanna Picone
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Il Fatto Quotidiano riporta la notizia di una novità nell’indagine sull’aggressione subita da un ragazzo da parte di un gruppo di giovani tra cui c’era anche Manfredi Alemanno, il figlio del sindaco di Roma. Due poliziotti sono indagati per aver coperto quella vicenda.

Due agenti della questura di Roma sotto accusa per una vicenda che – lo racconta Il Fatto Quotidiano – ha coinvolto Manfredi Alemanno, il figlio del sindaco di Roma Gianni. I due poliziotti sono Roberto Macellaro, autista personale nel tempo libero del sindaco e della moglie, e Pietro Ronca, ispettore capo prima del commissariato Flaminio, poi trasferito a Primavalle. Sono indagati per falso in atto pubblico, favoreggiamento e omessa denuncia e l’inchiesta che li riguarda risale al 2 giugno 2009. In quella data l’allora quattordicenne Manfredi Alemanno partecipò insieme ad altri coetanei a una festa nella piscina di un condominio della Camilluccia, quartiere della Roma bene. In quell’occasione vennero fuori cori fascisti e saluti romani. Delle esternazioni di estrema destra non gradite però a tutti coloro che partecipavano alla festa tanto che chi aveva organizzato la giornata decise di invitare il gruppetto di amici a lasciare la piscina. Ed è a quel punto che la situazione degenerò: uno degli amici del figlio del sindaco Alemanno cominciò a fare decine di telefonate e ben presto arrivano altri ragazzi, questa volta maggiorenni, che iniziarono a pestare (anche con un casco) il ragazzino che si era opposto e che aveva osato mandare via Manfredi e gli altri.

E Manfredi Alemanno avrebbe assistito al raid e sarebbe fuggito via solo a pestaggio concluso. Un pestaggio che però – e di questo sono accusati i due poliziotti romani – è stato coperto. Roberto Macellaro avrebbe portato Manfredi a casa senza dire nulla e negando anche di aver visto entrare e uscire dalla piscina gli autori del pestaggio. L’altro poliziotto avrebbe invece convinto una ragazzina testimone del pestaggio a dichiarare nero su bianco che non era sicura se nel comprensorio, insieme agli aggressori, ci fosse il figlio del sindaco. Ad oggi i due agenti romani sono gli unici indagati per quell’episodio e l’inchiesta sulle lesioni va verso l’archiviazione. Nessuno dei presunti autori del pestaggio è stato riconosciuto dai presenti alla festa. Per quanto riguarda Manfredi Alemanno, contro il quale non c’è alcuna accusa, è stato ascoltato la scorsa estate dal pubblico ministero e avrebbe dichiarato di non ricordare quell’episodio. A Repubblica, che ha riportato la vicenda, il sindaco Alemanno e sua moglie Isabella Rauti hanno detto di non sapere nulla e di non aver nulla da dire.

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