La piccola Marzia muore a 5 anni, Taranto piange un’altra vittima di tumore: “È una strage”
"È volata in cielo un'altra bimba tarantina, aveva cinque anni!!! Oggi la città dovrebbe essere coperta da un velo nero, non quello dei fumi che ci stanno ammazzando, un velo nero per un lutto inaccettabile. Un velo, nero come l'anima colpevole di chi aveva il potere di fermare questa mattanza e non l'ha fatto", così l'associazione "Genitori Tarantini Ets" ha annunciato il triste e straziante epilogo dell'ennesima battaglia contro il male che purtroppo ha spezzato la breve esistenza di un altro bimbo della città pugliese. La piccola Marzia Rebuzzi, affetta da un tumore al cervello, è morta nelle scorse ore a soli 5 anni all'ospedale Bambin Gesù di Roma dove era ricoverata da tempo nel tentativo di combattere la terribile malattia.
Marzia era la nipotina di Aurelio Rebuzzi, uno dei fondatori del'associazione che si batte contro l'inquinamento a Taranto e papà di Alessandro, il ragazzino di 16 anni morto il 2 settembre 2012 a causa di una fibrosi cistica. "Oggi la città dovrebbe essere coperta da un velo nero, un velo, nero come l' anima colpevole di chi aveva il potere di fermare questa mattanza e non l' ha fatto, quelli dei decreti, quelli del ‘delitto perfetto' che hanno continuato a perpetuare sulla nostra comunità, tutti quelli che non conoscono la vergogna" scrivono dall'associazione che da anni si batte contro l'inquinamento atmosferico e ricorda i tanti piccoli scomparsi in questi anni per le malattie connesse come lo scorso febbraio con la "Fiaccolata per i nostri angeli". "Non riuscirete a guardare negli occhi i vostri figli!" attacca ancora il post su Facebook, concludendo: "Scusate i toni, ma questa notizia ci ha sconvolto..ad Aurelio d Loredana, come al papà e alla mamma di questo nuovo angelo, le nostre sentire condoglianze".