135 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“La Guardia costiera libica ci minaccia e ostacola salvataggio dei migranti”: il racconto dalla Geo Barents di Msf

La Geo Barents è stata sottoposta a un fermo di 20 giorni per “aver interrotto le operazioni della Guardia costiera libica” il 16 marzo scorso. In quell’occasione, l’imbarcazione ha portato in salvo 146 persone e la Guardia costiera libica avrebbe ostacolato le operazioni per almeno due ore. Lo racconta a Fanpage.it il capomissione attività di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere Juan Matias Gil.
A cura di Gabriella Mazzeo
135 CONDIVISIONI
Immagine

Contro il fermo di 20 giorni sulla Geo Barents, la nave che in acque internazionali ha salvato solo nella giornata di sabato 16 marzo 146 persone, Medici Senza Frontiere ha annunciato un ricorso urgente. Si tratta del ventesimo fermo in seguito al decreto Piantedosi, entrato in vigore il 2 gennaio del 2023. Secondo le autorità italiane, il personale a bordo della Geo Barents avrebbe "ostacolato le operazioni della Guardia Costiera libica" e "messo a repentaglio la vita dei migranti".

Almeno 146 persone, tra cui alcuni minori, secondo quanto racconta a Fanpage.it Juan Matias Gil, capomissione attività di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere. Operazioni di soccorso per quasi 200 persone che si sono potute concludere solo dopo due ore e che, secondo Gil, avrebbero potuto essere portate a termine ben prima se non fosse stato per l'intervento della Guardia Costiera libica.

Juan Matias Gil, capomissione attività di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere
Juan Matias Gil, capomissione attività di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere

Chi erano le persone che avete salvato il 16 marzo? Come stanno?

Abbiamo portato in salvo 146 persone recuperate in acque internazionali. La maggior parte delle persone soccorse arrivavano dalla Siria e tra loro vi erano anche molti bambini. Siamo riusciti a portarli a riva solo dopo due ore, quando le trattative con la Guardia Costiera Libica sono andate a buon fine. I migranti sono sbarcati a Marina di Carrara, lì dove ora è ferma la nave.

Cosa è successo il 16 marzo a bordo della Geo Barents?

Stavamo effettuando la nostra operazione in mare per salvare i migranti che si trovavano ammassati in un barchino fatiscente quando è arrivata la Guardia Costiera Libica. Si sono avvicinati alla nostra nave intimandoci di non muoverci e lo stesso hanno fatto anche con l'imbarcazione dei migranti. Per cercare di sbloccare la situazione abbiamo avviato una trattativa durata due ore.

Come siete riusciti a portare a termine il salvataggio?

Abbiamo prima provato a far ragionare la Guardia Costiera libica, poi però abbiamo capito che era necessario chiamare il nostro Stato di bandiera che è la Norvegia. La trattativa non è riuscita nell'immediato, così ci siamo affidati alla Guardia Costiera Italiana che però ci ha dato alcuni riferimenti telefonici per interfacciarci con le autorità libiche. Così abbiamo fatto, ma siamo riusciti a proseguire con le nostre operazioni solo dopo tanta fatica. Le persone a bordo del barchino erano sconvolte dalle minacce subìte dalle autorità libiche, stanche e stremate.

Dove si trova ora la Geo Barents?

La nave è ferma al porto di Marina di Carrara, lì dove abbiamo fatto sbarcare anche le 146 persone salvate. Se l'appello non dovesse sbloccare la situazione giuridica dell'imbarcazione, ci toccherà aspettare 20 giorni per tornare in mare a salvare vite umane.

Non avete paura che il ricorso possa non essere effettivo prima dei 20 giorni previsti?

Abbiamo presentato un appello urgente a questo fermo nella speranza che la situazione si sblocchi prima come per Ocean Vikings. In quel caso, infatti, il giudice aveva preso atto subito del fermo ingiustificato, speriamo che Geo Barents possa avere la stessa fortuna, altrimenti ci toccherà aspettare per 20 giorni. Venti giorni vogliono dire più morti in mare.

Questi fermi sono finalizzati a limitare la presenza delle Ong in mare per salvare vite umane, Questa è la ventesima detenzione dall'entrata in vigore del decreto Piantedosi: significa che imbarcazioni come la nostra sono rimaste ferme per 400 giorni senza poter soccorrere persone bisognose e in pericolo.

135 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views