La Finanza nella sede del Monte Paschi per le indagini su banca Antoveneta

Grossa operazione della Guardia di Finanza questa mattina nella sede centrale della banca Monte dei Paschi di Siena e nelle abitazioni private dei dirigenti e funzionari del gruppo toscano. Le Fiamme Gialle stanno perquisendo tutti gli uffici finanziari della banca e della Fondazione che la controlla sotto mandato della Procura di Siena che indaga sulla discussa acquisizione di Banca Antonveneta a partire dal 2007.
Perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni private dei dirigenti – A quanto si apprende dalle prime notizie una cinquantina di Finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Roma, coadiuvato dal comando provinciale di Siena, si sono presentati questa mattina prima dell'apertura a Rocca Salimbeni, sede del Monte Paschi, e dopo aver controllato tutti i dipendenti hanno iniziato le perquisizioni negli uffici finanziari. Nel frattempo altri uomini delle Fiamme gialle si sono recati negli uffici del Comune e della Provincia di Siena e di numerose istituzioni finanziarie italiane ed estere nonché nelle abitazioni degli alti dirigenti su tutto il territorio nazionale, compresa la casa del presidente Gabriello Mancini.
Partiti già i primi avvisi di garanzia – Durante le perquisizioni sarebbero già partiti dalla Procura diversi avvisi di garanzia per alcuni uomini del Gruppo Monte Paschi, per loro le ipotesi di reato sono di aggiotaggio per le manipolazione del mercato e ostacolo alle funzioni delle Autorità di Vigilanza. I pm cercano infatti di fare luce sulle operazioni finanziarie per il reperimento dei Fondi a favore della Fondazione Monte Paschi per l'acquisizione di Banca Antonveneta dagli spagnoli del Banco Santander avviata nel 2007 e che è proseguita fino a quest'anno.
Titolo sospeso in Borsa per eccesso di ribasso – Per il momento non si hanno altre notizie in merito, il riserbo degli inquirenti è massimo in quanto stiamo parlando di uno dei più gruppi bancari italiani che per capitalizzazione è il terzo Istituto di Credito del nostro Paese e detiene il 2,5% della Banda D'Italia. Intanto però a Piazza Affari il titolo del gruppo è stato sospeso per eccesso di ribasso dopo un tracollo di quasi cinque punti percentuali successivo alle prime notizie del blitz della Finanza.