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La scomparsa di Kata a Firenze

Kata e la pista che porta al Perù, procura Firenze formalizza richiesta di rogatoria

Inviata una richiesta formale rivolta alle autorità sudamericane. I pm vogliono interrogare alcune persone in Perù per l’ipotesi dello scambio di persona legato a una storia di droga.
A cura di Biagio Chiariello
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Una foto di Kataleya
Una foto di Kataleya
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Kata, la bimba di cinque anni scomparsa ormai tre mesi dall’ex hotel Astor di Firenze, potrebbe essere stata rapita e portata in Perù.

Un'ipotesi già palesata giorni fa con una telefonata arrivata al papà della piccola e che ora si fa più concreta perché la procura di Firenze ha formalizzato una richiesta di rogatoria nel Paese d'origine delle famiglie della bambina per acquisire alcune testimonianze di persone che si trovano in Perù.

Ed in particolare uno zio paterno di Kata, detenuto in un carcere di Lima, e un altro peruviano, rinchiuso nella stessa struttura, protagonista di una storia di droga che risale al maggio del 2022 a Firenze. All’epoca l’uomo, che viveva in un appartamento nei pressi di via Mariti, conviveva con una connazionale. La donna sarebbe la madre della bimba che per ultima ha visto Kata all’hotel Astor, prima che sparisse nel nulla. Da qui la tesi, che sarebbe stata avanzata dagli stessi genitori di Kata alla procura, che Kataleya possa essere stata scambiata per quest’ultima bambina, e che sia stata rapita per una vendetta legata alla vicenda della droga.

Nelle scorse settimane i genitori della bimba, Katherine Alvarez e Miguel Angel Chicclo Romero, sarebbero stati convocati di nuovo negli uffici della procura locale per fornire una lista di nomi di persone residenti in Perù, per lo più parenti, da sentire come persone informate sui fatti.

L'altra ipotesi è che il rapimento di Kata possa essere legato ad una possibile ritorsione per il racket degli alloggi nell'ex Astor, vicenda che ad agosto ha portato in carcere lo zio materno della piccola. C'è infine quella che ad agire possa essere stato un pedofilo, tesi non ancora del tutto accantonata dagli inquirenti.

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