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Jessica Stappazzollo, gli avvocati della 33enne: “Voleva lasciarsi tutto alle spalle e proteggere la figlia”

Gli avvocati di Jessica Stappazzollo, la 33enne uccisa a coltellate dall’ex Dougal Reis Pedroso a Castelnuovo del Garda: “In cuor suo aveva pensato solo a tutelare la bimba. Ci aveva detto che si era trasferita in una casa in montagna per qualche mese. Voleva lasciarsi tutto alle spalle”.
A cura di Ida Artiaco
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Jessica Stappazzollo
Jessica Stappazzollo

Voleva lasciarsi tutto alle spalle, per questo si era trasferita altrove Jessica Stappazzollo, lontana dall'ex compagno Dougal Reis Pedroso. Per questo i suoi avvocati, Francesca Sella e Christian Serpelloni, "ci sono rimasti malissimo" quando hanno saputo che la 33enne era stata uccisa in casa a Castelnuovo del Garda con 27 coltellate, proprio dall'ex che ora si trova nel carcere veronese di Montorio, nella notte tra domenica e lunedì scorsi.

I due legali, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, hanno precisato che la donna "ci aveva detto che si era trasferita in una casa in montagna per qualche mese. Voleva lasciarsi tutto alle spalle". Mentre l'avvocato della famiglia Stappazzollo, Elisabetta Carattoni, ha sottolineato come ci siano stati vari tentativi di allontanare la 33enne dall'ex compagno: "Anche a loro aveva detto di essersi trasferita altrove — dice Carattoni —. I suoi cari sono distrutti, specialmente la mamma. L’efferatezza del femminicidio ha lasciato tutti senza parola. Vogliono cercare di chiudere questo capitolo processuale il prima possibile ed elaborare il lutto", ha detto sempre al quotidiano di via Solferino, mentre si aspetta il nullaosta da parte dell'autorità giudiziaria per il funerale dopo che è stata effettuata l'autopsia.

"Conosco Jessica dall’estate del 2021, in quanto si era rivolta a me per separarsi dal marito — ha detto l'avvocato Sella —. Una separazione molto sofferta che tra l’altro non si è ancora conclusa. Era una persona buona, mite, gentile. Sapevo che si frequentava con il Pedroso, in quanto una volta l’aveva accompagnata in tribunale. Ero a conoscenza dell’episodio violento di dicembre 2024, anche se minimizzato da Jessica. L’avevo messa in guardia, così come avevano fatto alcune amiche". Ad aprile la 33enne era stata anche picchiata davanti alla figlia minorenne, che in seguito a quell'episodio le è stata tolta dai servizi sociali. "In cuor suo aveva pensato solo a tutelare la bimba. Anche se la minore è stata collocata subito dal padre, non c’è stato alcun provvedimento di decadenza dalla responsabilità genitoriale", ha concluso l'avvocato.

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