Italia parco vacanze per politici e finanza, ma inadatta a studio e lavoro

L'Italia sta diventando un Paese sempre più vantaggioso per la politica e l'alta finanza, un vero e proprio "giardino del mondo", fatto per la buona cucina, per fare vacanze e divertirsi, ma non certo per viverci, lavorare e studiare e meno che mai se si è giovani, precari e disoccupati. E' lo sconfortante scenario, descritto dagli italiani, che viene fuori da una ricerca realizzata dal Club dell'Economia in collaborazione con il Censis e presentata a Roma nel corso del dibattito "Vendesi Italia?" svolto in occasione della consegna del premio "Ezio Tarantelli 2013" per la miglior idea economica dell`anno. Dall'indagine infatti emerge tutta l'amarezza e il disincanto degli italiani per il proprio Paese da cui ormai sognano e sperano di scappare. Sempre secondo la stessa indagine in effetti quasi la metà degli Italiani, il 49,3%, pensa che il Paese "non riuscirà a risalire la china" dalla crisi economica ed è destinato a fallire. Per i nostri connazionali, infatti, gli unici gruppi sociali che traggono vantaggi dal vivere e operare in Italia sono i politici, seguiti dai sindacalisti e dalla finanza globale mentre all'estremo opposto si trovano giovani, precari e disoccupati.
Italia adatta solo per divertirsi – In generale per la stragrande maggioranza degli italiani il nostro Paese conviene solo per la buona cucina, per trascorrere le vacanze e per divertirsi. Per ragioni diverse i più ottimisti sono gli anziani oltre i 65 anni ed i giovani con meno di 34 anni, mentre la classe dei quarantenni e cinquantenni è quella più pessimista sul prossimo futuro. Secondo il Club dell`Economia ed il Censis per i primi l'ottimismo è influenzato dalle sicurezze, pensionistiche e patrimoniali, accumulate negli anni mentre per i secondi ovviamente conta una certa voglia di giocarsi ancora attivamente la propria vita.