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Italia, Paese animalista: 7 milioni di famiglie hanno un cane o un gatto

Cresce la percentuale di persone che possiedono un amico a quattro zampe, così come quella che sceglie un regime alimentare diverso da quello carnivoro in rispetto degli animali. E siamo anche uno dei paesi con le migliori normative a livello europeo in tema di benessere degli animali.
A cura di Biagio Chiariello
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In Italia ci sono sette milioni di animali domestici (4 milioni di famiglie nostrane hanno un cane e 3 milioni un gatto). Davvero tanti. Non è certo un caso se a Milano, qualche giorno fa, è stata inaugurata la prima clinica veterinaria pubblica. Il Belpaese ha una delle migliori normative a livello europeo in tema di benessere degli animali. A livello nazionale – spiega a Repubblica, Massimo Comparotto, presidente Oipa Italia  – è fondamentale il recepimento in termini restrittivi della direttiva europea sulla vivisezione. Fermo restando che l'obiettivo resta quello dell'abolizione totale, in Italia abbiamo ottenuto, oltre ad altre restrizioni, l'abolizione di allevamenti di cani, gatti e primati destinati a questa pratica, rendendo impossibile il business di strutture come Green Hill". In realtà, però manca il controllo sull'applicazione di queste norme e la certezza della pena per i trasgressori. In particolare, i problemi maggiori arrivano dalla questione del randagismo: "Il fenomeno  –  spiega Comparotto  – è ormai diventato endemico e le associazioni di volontariato sono state lasciate sole a combattere una battaglia impari. È necessario che vengano previsti severi controlli riguardo l'effettiva applicazione della legge nazionale da parte dei Comuni e delle Asl interessate, oltre che massicce campagne di sensibilizzazione della popolazione, campagne che non possono essere lasciate alle sole forze delle associazioni".

"La salvaguardia degli animali in Italia – spiega Isabella Pratesi, responsabile conservazione internazionale Wwf Italia – riguarda due mondi apparentemente separati, ma altrettanto importanti: quello delle specie selvatiche (lupi, orsi, etc) e quello degli animali da compagnia. L'Italia conta 57.468 specie animali selvatiche, oltre a 12mila specie floristiche, e il nostro Paese è il più ricco di biodiversità in Europa. Il paradosso è che non abbiamo ancora una legge nazionale che tuteli in maniera organica questo enorme patrimonio, cosa che occorrerebbe fare al più presto. Le uniche due norme che si occupano a vario titolo di biodiversità sono la legge quadro sulle aree protette e quella che regola l'attività venatoria. E non c'è inoltre nessuna legge nazionale che tuteli la fauna cosiddetta minore (invertebrati, rettili e  anfibi: quest'ultimi particolarmente colpiti dai cambiamenti climatici), per non parlare delle piante".

In ogni caso, sul fatto che l'Italia sia un Paese che ama gli animali ci sono pochi dubbi. Secondo l'indagine Eurispes 2014, l'81,6% è apertamente contrario alla vivisezione, contro il 16% dei favorevoli, e si attestano intorno all'85,5% i contrari alle pellicce, al 74,3% quelli che dicono ‘no' alla caccia e al 65% coloro che non vorrebbero mai vedere animali negli spettacoli al Circo. Cresce anche la percentuale di persone che scelgono un regime alimentare non carnivoro: 6,5% suddiviso in un 5,9% di vegetariani e un 0,6% di vegani, contro il 4,9% dell'indagine fatta l'anno scorso. La maggior parte di loro dichiara di averlo fatto per una scelta che salvaguardi gli animali (il 31%; mentre il 24% per motivi di salute e il 9% per tutelare l'ambiente ed essere più ecologici).

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