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Italia, 34mila reati ambientali nel 2012: il Paese più bello del mondo che si sfregia con le sue mani

Discariche, incendi dolosi, abusivismo edilizio, con il nostro paese ci comportiamo come il pazzo che prima dà le testate al muro e poi piange.
A cura di Antonio Menna
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Un giro da 17 miliardi, 28mila persone denunciate, 8mila sequestri, più di 34mila reati. Sono i numeri – incredibili – del rapporto di Legambiente sulle Ecomafie, presentato stamattina a Roma. Si parla di reati ambientali: traffico di rifiuti, abusivismo edilizio, incendi dolosi, illeciti contro il patrimonio naturale. L'Italia è uno dei Paesi più belli al mondo. Con la sua forma bizzarra, è accarezzato da un vento docile, da un sole amorevole; scorre tra montagne ricche, laghi luminosi e un mare senza uguali. Una visione. Eppure proprio noi, come indegni di tanta fortuna, saccheggiamo il nostro forziere e lo lasciamo arido. La metà di questi illeciti si compie in quattro regioni del Sud: Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. Probabilmente sono le più belle d'Italia. Le più belle del Paese più bello. E, curiosamente, qui l'istinto di sfregiarsi da soli diventa irresistibile. Una condanna psicotica. Come i pazzi, che prima danno le testate al muro e poi piangono di dolore.

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Antonio Menna, giornalista, scrittore autore tra gli altri del libro "Se Steve Jobs fosse nato a Napoli".
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