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Covid 19

Isolati in Liguria 3 casi di variante inglese Covid: “Hanno avuto contatti con il Regno Unito”

Sono stati isolati in Liguria tre casi di variante inglese Covid. Lo ha annunciato il direttore del dipartimento di Igiene del Policlinico San Martino Giancarlo Icardi: “Hanno avuto contatti con il Regno Unito. Avuto notizia della mutazione è scattata l’allerta per i nostri organi territoriali”. Ecco dove si trova in Italia.
A cura di Ida Artiaco
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Preoccupa la circolazione della variante inglese del Coronavirus in Italia: tre casi sono appena stati isolati in Liguria, come ha rivelato alle agenzie di stampa il direttore del dipartimento di Igiene del Policlinico San Martino Giancarlo Icardi. Si tratta di una persona residente in provincia di Genova, una nel Savonese e una nello Spezzino. "Hanno avuto contatti con il Regno Unito – ha spiegato Icardi -. Avuto notizia della variante è scattata l'allerta per i nostri organi territoriali. Abbiamo monitorato le persone di ritorno dalla Gran Bretagna e sequenziato tutto il genoma e delle potenziali 11 persone positive alla variante inglese in 3-4 cluster, in 3 sono state riscontrate le mutazioni".

La Liguria è solo l'ultima di una serie di regioni italiane in cui sono già stati individuati casi legati alla mutazione del Coronavirus scoperta lo scorso settembre nella zona compresa tra Londra e il Kent e che nel giro di qualche mese è arrivata in ben 50 Paesi in tutto il mondo. Sarebbe più contagiosa del ceppo originario, ma ancora pochi sono i riscontri scientifici sulla sua presunta maggiore letalità, di cui aveva dato notizia nei giorni scorsi il premier britannico Boris Johnson. Casi legati alla variante inglese erano già stati segnalati subito dopo Natale in Veneto, in Lombardia, in Campania, in Puglia e a Chieti. Si trattava per la maggior parte di soggetti che ancora una volta rientravano dal Regno Unito.

Ma una buona notizia ci sarebbe: i vaccini in via di somministrazione contro il Covid sarebbero efficaci anche contro la variante inglese. Il che farebbe tirare un sospiro di sollievo agli esperti che si sono detti sin da subito preoccupati dalla diffusione della mutazione. Tra gli ultimi in ordine di tempo si è espresso in un’intervista all’Adnkronos Salute il virologo dell’università di Milano, Fabrizio Pregliasco, secondo cui questa variante potrebbe diventare "dominante nei contagi in Italia" e in Europa. A ciò si aggiunga che quella individuata per la prima volta tra Londra e il Kent è solo una delle varianti Covid in circolazione: ci sono anche quella brasiliana e quella sudafricana che pure si trasmetterebbero più velocemente del ceppo originario e che pure sarebbero già presenti nel nostro Paese.

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