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Investito da treno in corsa: il 15enne Ullah scappava dall’Afghanistan per raggiungere la Francia

La straziante storia di Ullah Rezwan Sheyzad, un ragazzino afgano di 15 anni morto in maniera tragica sulla ferrovia Torino-Modane per raggiungere la Francia.
A cura di Antonio Palma
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Ullah Rezwan Sheyzad (da La stampa)
Ullah Rezwan Sheyzad (da La stampa)

Stava scappando dall'Afghanistan in mano ai talebani e voleva raggiungere la Francia per trovare una vita migliore ma un tragico destino ha voluto che la sua giovane vita fosse spezzata per sempre in un tragico incidente ferroviario in Italia quando un treno lo ha travolto e ucciso nel torinese. È la straziante storia di Ullah Rezwan Sheyzad, un ragazzino afgano di 15 anni morto in maniera tragica nella prima mattina di mercoledì scorso sui binari della ferrovia Torino-Modane che dal Piemonte conduce in Francia. E proprio in Francia il ragazzino stava cercando di arrivare quando è stato travolto da un treno in transito il 26 gennaio ed è stato trovato cadavere sulla massicciata.

Come ricostruito dalla polizia ferroviaria, al pari di tanti altri disperati, il ragazzino aveva deciso di percorrere quei binari a piedi per essere sicuro di arrivare al confine e da lì di passare in Francia ma non si sarebbe accorto del treno in arrivo ad alta velocità che lo ha travolto nel territorio del comune di Salbertrand, nella Val di Susa, senza lasciargli scampo. Inizialmente si pensava che la vittima potesse essere un cittadino africano, ma i successivi accertamenti hanno confermato che si trattava invece del 15enne afgano. La sua identità è stata accertata dalla polizia ferroviaria grazie alle impronte digitali.

Come racconta La Stampa, il suo percorso dall'Afghanistan era stato terribile e tortuoso. Scappato qualche mese prima dell'occupazione di Kabul da parte  dei talebani, era approdato, dopo varie peripezie attraverso la rotta Balcanica, in Italia ma con l’obbiettivo di raggiungere la capitale francese Parigi, dove alcuni suoi connazionali lo stavano aspettando. Sognava di trovare un lavoro e aiutare la sua famiglia lontano dall'Afghanistan dove "non sai mai se arrivi a sera" diceva. Il suo sogno però si è infranto per sempre sui binari della Val di Susa.

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