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Intossicazione di massa in villaggio vacanze a Torre dell’Orso, scatta chiusura del ristorante

Dopo l’ispezione dei Nas e dell’asl a seguito dell’intossicazione di massa in un villaggio turistico del Salento, è scattato il provvedimento di urgenza per la sospensione dell’attività di ristorazione e preparazione dei cibi del ristorante della struttura. Si tratta una chiusura a scopo precauzionale in attesa che arrivino i risultati delle analisi sui campioni di cibo prelevati sul posto.
A cura di Antonio Palma
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Immediata sospensione dell’attività di ristorazione e preparazione pasti da parte del ristorante della struttura ricettiva. È questo il primo provvedimento ufficiale preso dalle autorità sanitarie al termine dei controlli scattati dopo l'intossicazione di massa che nella serata di martedì ha colpito numerosi ospiti di un villaggio turistico di Torre dell’Orso, località balneare della marina di Melendugno, in provincia di Lecce. Come spiegano dall'Asl di Lecce, si tratta una chiusura a scopo precauzionale in attesa che arrivino i risultati delle analisi sui campioni di cibo prelevati sul posto. Il provvedimento di urgenza per la sospensione dell'attività di ristorazione infatti è scattato sia a tutela della salute pubblica sia a tutela degli stessi gestori nel caso fosse accertata poi la loro estraneità ai fatti accaduti.

Secondo l'ultimo bilancio dell'azienda sanitaria salentina, in tutto sono state una dozzina le persone intossicate che hanno avuto bisogno di cure mediche in ospedale mentre molte altre con sintomi più lievi hanno preferito non recarsi al pronto soccorso. Per due dei soggetti arrivati in ospedale è stato necessario il ricovero ma uno è staro dimesso già oggi. Tutti lamentavano malesseri di stomaco e disturbi come nausea e vomito e in alcuni casi anche diarrea. Tutti sintomi riconducibili a una intossicazione alimentare la cui natura ora è al vaglio degli esperti. Dopo l'ispezione dei Nas e i controlli del Gruppo Malattie a Trasmissione Alimentare (Mta), e del Sian, un team multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, il sospetto al momento è che l'intossicazione possa essere stata causata da un piatto a base di carne servito freddo durante il turno di cena al termine del quale è scattata l'emergenza con decine di chiamate al 118.

Intossicazione alimentare a Torre dell’Orso: "Macchina dei soccorsi ha funzionato"

Intanto in una nota l'asl leccese esprime soddisfazione per come è stata gestita al situazione. Quando è scattata l'emergenza sul posto sono state inviate due ambulanze, che hanno fatto la spola con l’Ospedale di Galatina, e un’automedica per poter prestare le prime cure e  indicare i casi di urgenza rispetto agli altri. "La rete ha funzionato egregiamente, grazie al coordinamento attivato tra il Servizio 118, il SIAN – Servizio Igiene degli Alimenti Area Nord e il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Galatina, dove sono stati trasportati cinque pazienti. Sono stati necessari due ricoveri a scopo precauzionale, di cui un paziente già dimesso stamattina e un altro ancora sotto osservazione" hanno precisato dall'azienda sanitaria, concludendo: "Visto il numero consistente di casi e la sintomatologia, è subito intervenuto il Gruppo MTA (Malattie a Trasmissione Alimentare) del SIAN, un team multidisciplinare guidato dal dr. Roberto Licci che coinvolge anche veterinari e tecnici della prevenzione. Il compito del gruppo MTA è stato duplice: andare a caccia delle cause (nel caso specifico: carenze igienico-sanitarie e gestionali) e prendere i provvedimenti correttivi".

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