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Incinta e con grave tumore cerebrale dà alla luce il suo bimbo e subito dopo viene operata

La donna era arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania con un notevole abbassamento della capacità visiva mentre era incinta alla ventiduesima settimana. Per salvarla è stato deciso di farla partorire prematuramente e subito dopo operarla. Mamma e piccolo ora stanno bene.
A cura di Antonio Palma
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Incinta e con un grave tumore cerebrale, ha dato alla luce il suo bimbo e subito dopo è stata operata con successo riprendendosi pienamente al pari del piccolo. È accaduto a Catania dove la giovane mamma col piccolo sono ora potuti tornare a casa in piena forma. Cristina, questo il nome della neomamma, era arrivata al pronto soccorso dell'ospedale Garibaldi Nesima di Catania con un notevole abbassamento della capacità visiva mentre era incinta alla ventiduesima settimana di gestazione. I medici hanno subito capito che si trattava di qualcosa di grave e gli esami clinici hanno confermato: la donna era affetta da un meningismo gigante del basicranio anteriore, un tumore cerebrale molto aggressivo che richiedeva un immediato e delicato intervento chirurgico.

A questo punto per poter portare la donna in sala operatoria e salvarle la vita però era necessario farla partorire prematuramente. Così Cristina è stata portata nell'unità operativa Ostetricia e ginecologia dello stesso ospedale etneo  diretta da Giuseppe Ettore e fatta partorire alla ventottesima settimana di gravidanza. La dona ha dato alla  luce con parto cesareo  il piccolo Enea, che ala nascita ovviamente era sottopeso. Mentre il piccolo, che pesava 1.3 chilogrammi, veniva preso in cura dagli esperi dell'unità di neonatologia, la madre è stata affidata all'equipe della Neurochirurgia guidata da Giovanni Nicoletti che aveva già preparato tutto per l'operazione.

"L'intervento è stato davvero complesso ma siamo intervenuti con perizia e decisione. In realtà non nutrivamo molte speranze sul recupero della vista della paziente, anzi, avevamo non pochi dubbi. Per questo siamo rimasti tutti piacevolmente sorpresi quando, pochi giorni dopo, Cristina ha cominciato nuovamente a vedere" ha ammesso all'ansa il direttore generale dell'Arnas Garibaldi Fabrizio De Nicola, aggiungendo: "In un ospedale come il nostro nascono anche storie come questa, capaci di commuoverci e di regalarci allo stesso tempo il propellente necessario per proseguire il nostro lavoro. All'Arnas Garibaldi, il mantra della multidisciplinarietà è sempre più pregnante e caratterizza con decisione l'azione di un complesso sanitario intriso di professionalità e di tecnologia".

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