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In Veneto ci sono ancora oltre 17mila sanitari non vaccinati

Sono ancora 17.500 gli operatori sanitari non vaccinati individuati in Veneto, sia nel settore pubblico che in quello privato, tra i farmacisti e i dipendenti delle Rsa. A renderlo noto l’assessore regionale alla Salute, Manuela Lanzarin, precisando che il dato è in leggera diminuzione rispetto ai circa 17.700 di una settimana fa.
A cura di Davide Falcioni
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Sono ancora 17.500 gli operatori sanitari non vaccinati individuati in Veneto, sia nel settore pubblico che in quello privato, tra i farmacisti e i dipendenti delle Rsa. A renderlo noto l'assessore regionale alla Salute, Manuela Lanzarin, precisando che il dato è in leggera diminuzione rispetto ai circa 17.700 di una settimana fa, ma che evidentemente non c'è stato neppure il calo significativo che ci si aspettava. "Per la parte sanitaria regionale – ha precisato Lanzarin – ci sono 4.816 tra medici e personale negli ospedali e i medici pediatri e di medicina generale, rispetto ai 4.900 della scorsa settimana. Le Ulss continuano a procedere con gli accertamenti e le procedure di legge, facendo il sollecito alla vaccinazione e in extrema ratio alla sospensione. Siamo intorno alle 100 persone sospese in tutte le Ulss. Quella di Padova ha sospeso anche alcuni medici di famiglia, dirottando i pazienti sui medici di continuità assistenziale o altri medici", ha concluso.

Zaia: "Vaccino trai giovani: in Veneto buona risposta"

Sempre per quanto concerne il Veneto il presidente della Regione Luca Zaia ha comunicato oggi in conferenza stampa che vi è stata una risposta soddisfacente dei giovanissimi all'iniziativa di accesso diretto ai vaccini per la fascia 12-19 anni e ha invitato tutti i ragazzi che intendono farlo a presentarsi liberamente ai centri vaccinali. Il governatore ha anche spiegato che si è tornati all'intervallo di 21 giorni tra la prima e la seconda dose (a giugno si era saliti a 35 giorni) e che di conseguenza gli studenti che decidono di vaccinarsi in questi giorni riusciranno a iniziare la scuola con la vaccinazione completata.Zaia ha poi posto sul tavolo il tema degli anziani e della durata degli anticorpi, annunciando un monitoraggio tra gli over 80 in previsione di una eventuale terza dose prima dell'arrivo dei mesi freddi. "Così da non ritrovarci nell'emergenza case di riposo in inverno".

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