Ilaria Borgato morta in piazza a 24 anni, caccia a chi l’ha vista per l’ultima volta a Padova

È caccia a chi ha visto in vita e sentito per l’ultima volta Ilaria Borgato, la ragazza di 24 anni trovata morta in piazza a Padova venerdì pomeriggio per una sospetta overdose. La polizia infatti sta cercando di ricostruire le ultime ore di vita e i contatti della 24enne di Vigonza per ricostruire i momenti che hanno portato al suo decesso. Gli investigatori si stanno concentrando sulle ore precedenti al rinvenimento del corpo della giovane ma anche sulla sua rete di amicizie in zona per capire se qualcuno gli abbia venduto della droga che potrebbe esserle stata fatale.
La ragazza, come confermato dai familiari, era già seguita da tempo da servizi sociali e da psicologi ma spesso aveva interrotto cure e si era allontanata dai parenti, vittima delle sue fragilità e anche degli stupefacenti. Quando è stata ritrovata senza vita giaceva in uno dei piazzali nei pressi dell’entrata della stazione ferroviaria di Padova sdraiata su alcuni giacigli di fortuna usati dai senzatetto del posto.
Da tempo la ragazza circolava in zona stazione, un posto che era divenuto suo luogo di ritrovo abituale nei momenti di allontanato dai familiari, un volto noto spesso circondato da persone con i suoi stessi problemi. Su di loro si concentrano gli occhi degli inquirenti che per ora però nel fascicolo di indagine, che ha ipotizzato il reato di morte come conseguenza di altro delitto, non hanno ancora iscritto nessuno ma procedono contro ignoti.
Sviluppi probabilmente potrebbero esserci dai risultati dell’autopsia, disposta dal magistrato di turno insieme all’esame tossicologico per chiarire tutti i dubbi della triste vicenda. “Era una morte annunciata, abbiamo fatto di tutto, aveva problemi da tanti anni ma non voleva farsi aiutare da nessuno” hanno raccontato i genitori, descrivendo una ragazza molto fragile che “Purtroppo passava da una dipendenza all’altra, dalla droga all’alcol, agli psicofarmaci”.
“Ilaria è stata salvata un sacco di volte in questi anni ci dicevano che è maggiorenne e che può fare e decidere da sola. Tuttavia, se una famiglia chiede aiuto non deve essere aiutata? Invece noi siamo stati abbandonati. Veniva ricoverata, poche ore dopo la dimettevano e lei tornava in stazione a Padova” ha sottolineato il padre, concludendo con dolore: “Quella di mia figlia è una morte annunciata. L’ho sempre detto che non sarebbe arrivata ai 25 anni”