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Il santo rende omaggio al boss di Camorra, la processione si ferma a Castellammare [VIDEO]

La processione della statua di San Catello a Castellammare di Stabia si è fermata sotto la casa del boss Renato Raffone, padrino agli arresti domiciliari, e gli ha reso omaggio. Dopo aver mandato baci alla gente radunata in strada, l’uomo del “sistema” ha fatto segno ai portantini di riprendere la marcia. Il sindaco Luigi Bobbio ha abbandonato il corteo e sfilato la fascia tricolore in segno di protesta.
A cura di Alessio Viscardi
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La processione di San Catello rende omaggio al boss di camorra

La tradizionale marcia dei fedeli si ferma sotto la casa del boss Renato Raffone e il sindaco Bobbio lascia il corteo

La processione è un'usanza antica per la città marittima di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Usanza anche l'omaggio di San Catello al padrino della camorra stabiese, Renato Raffone, indiscusso Ras della cittadina negli anni Ottanta. Questa volta, però, l'amministrazione comunale retta dal sindaco Luigi Bobbio aveva deciso di vietare la tappa alla cappella di Santa Fara, che si trova esattamente sotto casa del boss agli arresti domiciliari. Il vescovo Felice Cece, però, non ha voluto modificare il percorso della processione e così il primo cittadino ha abbandonato il corteo, proprio come un anno fa.

San Catello rende omaccio al boss Raffone

Ritirato il gonfalone di Castellammare di Stabia e riposto il tricolore, Luigi Bobbio è terreo quando dal balcone di casa sua l'anziano ras riceve la benedizione del santo – dando anche la sua personale benedizione al popolo. Come riportato nel video de Il Fatto Quotidiano, gli assessori della Giunta hanno seguito il primo cittadino mentre andava via tra qualche fischio di contestatori che gli imputavano di non essere un "vero stabiese".

Luigi Bobbio è inflessibile sulla marcia patronale, un anno fa -al suo primo mandato come sindaco- aveva già abbandonato la processione dopo il saluto del boss Raffone. Quest'anno, la Giunta e il primo cittadino avevano deciso di utilizzare i loro poteri per evitare il rischio che una festa tradizionale divenisse il simbolo della sottomissione alla camorra di un'intera città. Bobbio e il sindaco Cece si erano incontrati, ma non l'accordo sulla deviazione della processione non si è trovato. Inflessibile anche il vicario, che non ha voluto cedere alle pressioni della politica.

La processione è partita in mattinata, con il primo cittadino e il vescovo in testa. Dopo aver attraversato il centro storico del borgo marinaro e gli stabilimenti della Fincantieri, Bobbio si è accorto che il percorso non era stato affatto modificato. Una breve trattativa con Cece non ha dato esito positivo: la statua di San Catello si è fermata sotto il balcone del boss, nei pressi della cappella votiva di Santa Fara. Dall'alto, il padrino ha mandato baci al santo e ai cittadini in processione, facendo poi segno ai portatori di poter riprendere la propria marcia. Giù, il sindaco è andato via lasciando il vescovo da solo a guidare la processione.

Ringraziamo Gennaro Manzo per le immagini.

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