Il padre di Loris: “Chi è stato deve pagare, contro Veronica troppe coincidenze”

Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso suo figlio Andrea Loris Stival, ha trascorso la sua prima notte in carcere e, in queste ore, anche alcuni dei suoi familiari hanno iniziato a parlare di lei. Anche il papà del piccolo Loris, Davide Stival, ha parlato ai microfoni della trasmissione “Quarto Grado”. La sua intervista andrà in onda venerdì su Retequattro. Un’intervista durante la quale il marito della Panarello ha ribadito che l’assassino di suo figlio deve pagare. “Chi è stato deve pagare. Mia moglie dice di aver portato Loris a scuola, ma ci sono troppe coincidenze contro di lei”, così Davide Stival a “Quarto Grado”. “Se ci sono le prove, perché dovrei starle accanto?”, si chiede l’uomo, secondo il quale “non si può fare questo a un bambino”.
I dubbi del papà di Andrea Loris Stival
“A una cosa sua non avrei mai creduto. Aspettiamo altri accertamenti però… Se ho dubbi? Dubbi non ne ho, anche perché si è sempre comportata da mamma e da papà quando io non ci sono stato per lavoro… Però non l’avrei mai immaginato. Stiamo insieme da dieci anni, e fino all’ultimo non ho visto comportamenti strani. Se è vero che ha tentato di togliersi la vita, l’ho scoperto adesso”, ha continuato l’uomo parlando della donna arrestata per il delitto di Santa Croce Camerina. A proposito delle indagini Davide Stival ha detto: “Potrei pure dire che è stata lei, però non saprei… perché dei fotogrammi sono soltanto fotogrammi… ma ci sono tante coincidenze contro di lei”. “Per quello che ho visto e per le tante coincidenze che lei non dice, sembra sia stata lei… A quanto mi hanno fatto vedere gli inquirenti, lei non è andata a scuola. Ho chiesto a mia moglie se fosse andata, ma lei mi dà sempre la stessa versione, con sicurezza dice: “L’ho accompagnato””, ha spiegato ancora il papà del piccolo Loris. Dai video che avrebbero incastrato Veronica Panarello “si riescono a vedere le sagome” ma Davide Stival ha anche detto di non essere certo di riconoscere in quelle immagini suo figlio Loris: “Nel frame in cui sembra che ci sia Loris che torna verso casa, non sono sicuro che sia Loris. È una sagoma. Riconosco l’auto e mia moglie. Non so se Veronica nega l’evidenza, perché io sono stato interrogato a parte, non insieme a lei”.
Davide Stival: “Loris era un bambino tranquillo”
“Veronica mi ha detto che quella mattina (il 29 novembre, ndr) Loris non voleva vestirsi perché per lui era sempre un po’ difficile andare a scuola, ma poi si è vestito. Io l’ho sentita ed era tranquilla. Poi quando non si trovava più Loris, nel primo pomeriggio, me l’ha detto per tornare e cercare insieme Loris. Da internet, in seguito, ho scoperto del ritrovamento”. Davide Stival ha anche detto di fidarsi di sua moglie, di non aver mai avuto sospetti sulla sua fedeltà e di non credere alle voci del paese: “Sulle cose serie di cui si dovrebbe parlare, come quello che è successo quella mattina, nessuno apre bocca”. Davide Stival ha parlato anche del piccolo Loris e del rapporto che aveva con lui: “Non è possibile che ci siano state violenze. Loris era un bambino tranquillo, tranquillissimo. Non ha mai dato segnali. Ci sentivamo tramite messaggi vocali e scritti. Era contento. Il ricordo più bello che ho di lui è che ultimamente andava matto per il Taekwondo. Gli piaceva ed era bravissimo. Quando ero a casa andavo sempre io con lui”.

