Il nonno di Loris: “L’assassino è qualcuno di vicino, ma non Veronica”

“Ho fiducia nel riesame, ho fede in Dio e fiducia nella magistratura e nell'avvocato Francesco Villardita”: è il padre di Veronica Panarello e nonno del piccolo Andrea Loris Stival, il bimbo ucciso a Santa Croce Camerina il 29 novembre, a dire all’Agi di essere convinto dell’innocenza di sua figlia, la donna accusata dell’omicidio del piccolo. Il prossimo 31 dicembre si terrà a Catania l’udienza di scarcerazione della madre di Loris ma intanto, nell’attesa di sapere quale sarà la decisione dei giudici, il padre della donna ha raccontato del suo incontro in carcere con Veronica. Ha parlato di lei come di una ragazza “buttata lì mentre dovrebbe stare col figlio più piccolo, proprio oggi che c’è più bisogno”. Ha spiegato di averla trovata a terra e che lei, vedendolo, gli avrebbe detto: “Papà, guarda dove mi trovo senza avere fatto niente”. “Era una larva umana – ha aggiunto Francesco Panarello – dimagrita e distrutta. Rinchiusa tra quattro mura marce”.
“Non è stata Veronica a uccidere Loris” – Il nonno di Loris è convinto dell’innocenza di sua figlia e dell’omicida del nipote ha detto di pensare “a qualcuno molto vicino perché Loris era diffidente e non andava quasi con nessuno”. “Io penso che vada ricercato nella stretta cerchia, ma non Veronica. Pensi che per chiedergli un bacino lo dovevo pregare”, ha spiegato l’uomo ricordando suo nipote. Il padre di Veronica Panarello ha parlato anche del rapporto tra sua figlia e il marito Davide Stival. Ha descritto il padre del bambino come un ragazzo d’oro: “Sono convinto che lui sia una persona meravigliosa e sono certo che sia stato istigato ad andare contro Veronica. Non l'ho mai abbandonato perché è un bravissimo ragazzo e lo stimo tantissimo”. L’amore tra Veronica e Davide – ha detto l’uomo – è nato quando lei aveva 16 anni: “Quando io mi sono separato da mia moglie, Veronica mi ha detto due parole: ‘Papà, io non sto né con te né con la mamma, vado a stare con Davide’”.
La versione del nonno di Loris sul tentativo di suicidio di Veronica – Francesco Panarello ha voluto chiarire anche l’episodio riportato dalla stampa del presunto tentativo di suicidio di sua figlia dopo aver scoperto che la madre parlava con un altro uomo: “Veronica è stata l'unica che mi ha messo in guardia, svegliandomi quella notte famosa e dicendomi quelle parole: ‘Papà tu dormi e quella ti fa le corna'. Io ci sono passato sopra, mi sono separato e sono tranquillo da solo, ma Veronica è stata davvero l'unica che mi è stata accanto e che stimo ed ho stimato nella mia vita. E poi, se si fosse voluta davvero suicidare, avrebbe chiamato i carabinieri? No, chi si vuole suicidare non chiama i carabinieri”.
“Loris diffidente, non andava con nessuno” – “Non ci credo che Veronica non abbia accompagnato Loris quel giorno a scuola, perché mia figlia lo accompagnava sempre. A volte – ha spiegato ancora il nonno della vittima ricordando quanto accaduto il 29 novembre scorso – mi chiamava e mi diceva: ‘Papà sto andando ad accompagnare Loris, poi il più piccolo e poi vado a fare i servizi a casa'. Quindi se non l'ha portato lei, lo ha fatto solo qualcuno della famiglia stretta perché Loris non andava con nessuno, neanche con me”.

