Il mistero della barca fantasma: naufragata senza persone e senza richiesta di aiuto

Sta assumendo i contorni di un vero e proprio mistero il ritrovamento avvenuto nelle scorse ore lungo le coste della Sardegna. Davanti alle scogliere rocciose del comune di Arbus, nel sud dell'Isola, i soccorsi infatti hanno rivenuto un catamarano semiaffondato trascinato dalle onde ma dopo diverse verifiche si è scoperto che a bordo non vi era traccia di naufraghi e che alle centrali operative delle varie autorità di soccorso non è arrivata nessuna richiesta di aiuto. Il ritrovamento nella mattinata di lunedì intorno alle 10 tra gli scogli di Torre dei Corsari. A ricevere la segnalazione prima di un bagnino, che ha recuperato in spiaggia alcuni detriti, e poi di un pescatore, è stata la Capitaneria di porto di Oristano, coordinata dal capitano di fregata Erminio Di Nardi.
Sono scattare così subito le operazioni di soccorso e sul posto sono state inviate la motovedetta Cp 893 e il battello Gcb 42, oltre a un l'elicottero della Guardia costiera, mentre altro personale è stato dislocato lungo la costa. Sul posto sono accorsi successivamente anche i vigili del fuoco con il nucleo Sommozzatori e il nucleo S.A.F (speleo alpino fluviale) oltre a svariati altri reparti di polizia e carabinieri ma non è stata rinvenuta alcuna traccia di persone. Come si può vedere dalle foto diffuse dai pompieri, L'imbarcazione, un catamarano modello "Star Twins", si è completamente distrutta tra gli scogli come fosse priva di guida ma nelle ore precedenti nessuno ha lanciato un Sos nei dintorni.
Anche se il recupero del catamarano è particolarmente difficile a causa delle avverse condizioni del mare, con onde alte fino a due metri, il lavoro dei soccorritori continua ancora anche con l'ausilio di un elicottero della polizia di Stato che ha preso il posto di quello della Capitaneria di porto. L'area sarà passata al setaccio sia via mare che in volo alla ricerca di eventuali superstiti. Non si esclude però che si tratti di un naufragio avvenuto altrove e che il relitto sia stato poi portato dalla corrente nelle acque sarde.