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Il governo ha deciso: “Via le grandi navi da Venezia, patrimonio mondiale da tutelare”

Il Governo ha deciso di dirottare in via temporanea il traffico delle grandi navi da Venezia verso Marghera. La città infatti rappresenta un patrimonio storico-culturale non solo italiano ma del mondo intero da tutelate.
A cura di Davide Falcioni
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No alle grandi navi a Venezia, città che non può essere messa in pericolo dai "giganti del mare" perché rappresenta un patrimonio storico-culturale non solo italiano ma del mondo intero da tutelate. È la decisione presa dai Ministri della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, della Cultura, Dario Franceschini, del Turismo, Massimo Garavaglia e delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che oggi hanno concordato di dirottare in via temporanea il traffico delle grandi navi da Venezia verso Marghera. Lo si legge in una nota, secondo cui "durante un incontro svoltosi oggi in videoconferenza" i membri del Governo "hanno deciso di lanciare un concorso di idee per portare gli approdi fuori della laguna e risolvere in maniera strutturale e definitiva il problema del transito delle grandi navi a Venezia".

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L'approdo e il transito delle grandi navi – soprattutto quelle da crociera – a Venezia viene contestato da decenni per il suo impatto ambientale, ed è stato limitato nel 2012 dal decreto Clini-Passera, che tuttavia rimase incompleto: il provvedimento, infatti, vietava il transito nel canale della Giudecca alle navi passeggeri di oltre 40mila tonnellate, ma solo in presenza di valide alternative, che non furono però predisposte. Nel 2014 il Comitato interministeriale bloccò di nuovo l’accesso alle navi di oltre 40mila tonnellate, ma il TAR annullò il provvedimento. Fino allo scorso anno le navi da crociera — seppur di peso non superiore alle 96mila tonnellate — hanno quindi continuato a transitare per il canale della Giudecca, non di rado provocando incidenti, come quello della nave Msc Opera del giugno 2019, quando l'imbarcazione urtò la banchina di san Basilio travolgendo anche il battello fluviale River Countess e causando anche alcuni feriti fortunatamente lievi. Tra gli altri problemi delle grandi navi ci sono poi quelli ambientali: secondo uno studio dell’ong Transport & Environment  Venezia è la città italiana che più subisce l’inquinamento dei fumi tossici emessi dai giganti del mare. Ogni anno, in media, 68 grandi navi stazionano nella laguna, per un totale di 8mila ore in porto con i motori accesi e una conseguente emissione di 27.520 kg di ossido di zolfo, 600.337 kg di ossido di azoto e 10.961 kg di particolato.

Nel 2020, comune, regione e compagnie di crociera hanno predisposto di comune accordo il piano, ora avallato anche dal governo, per il dirottamento del traffico in due terminal di Porto Marghera tramite il canale Vittorio Emanuele III, lontano dal centro storico.

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