Il fondatore di Biontech dice che in Europa e negli Usa le restrizioni finiranno in autunno

In diversi Paesi dell'Europa e negli Stati Uniti, le restrizioni per arginare la pandemia da Covid-19 termineranno in autunno. Lo ha detto Uğur Şahin, cofondatore e amministratore delegato assieme alla moglie, Özlem Türeci, dell'azienda per le biotecnologie tedesca BioNTech che ha sviluppato il vaccino Pifzer. Intervistato dal quotidiano tedesco Welt am Sonntag, Sahin ha dichiarato: "In molti Paesi in Europa e negli Stati Uniti, probabilmente alla fine dell'estate saremo in grado di non dover più andare in lockdown". L'Ad di BioNTech ha aggiunto che, "ovviamente, continueranno a esservi focolai locali" della pandemia, che rimarranno "un rumore di fondo". L'esperto è convinto che la Sars-CoV-2 continuerà a mutare, ed è "molto improbabile" che le prossime variati siano pericolose quanto quelle attuali. Allo stesso tempo, Sahin ha avvertito che dovremo continuare a convivere col Covid-19: "Dobbiamo vedere se sarà necessaria una vaccinazione ogni anno o ogni cinque anni".
Il vaccino Pfizer era disponibile già a febbraio
Uğur Şahin ha parlato anche di come è nato Pfizer. "Si può dire che il vaccino di oggi è stato disponibile già nel febbraio dell’anno scorso. Ma non era chiaro se funzionava. Servono dati e risultati clinici da studi molto ampi" ha detto nell'intervista. A novembre è arrivata la svolta. Dopo la conclusione della fase 3 su oltre 40mila volontari è arriva la chiamata dagli USA che attesta l’efficacia del siero anti-coronavirus al 9o%. Il vaccino Pfizer/BioNTech utilizza la tecnica dell’mRna che impartisce alle cellule delle istruzioni per produrre la proteina che sconfigge il Covid-19. Le dosi del vaccino sono somministrabili a chiunque abbia più di 16 anni, anche se gli esperti sono certi che se i prossimi dati elaborati si dimostreranno positivi si potrà puntare sulla vaccinazione in una fascia più giovane. Infatti, per raggiungere l’immunità di gregge, secondo i due scienziati, bisogna vaccinare il 70% della popolazione e in Germania si prevede che ciò accadrà nel mese di settembre. Tuttavia, non sono d’accordo con l’obbligatorietà del vaccino. "Ognuno deve decidere per sé – racconta Sahin – ma noi dobbiamo garantire trasparenza, perché ciascuno lo possa fare".