Il figlio poliziotto le spara e poi si suicida, donna muore dopo un mese e mezzo di agonia

È morto dopo un mese e mezzo di agonia la mamma del poliziotto di Nole che circa un mese fa si è suicidato. L'uomo, Salvatore Alessio, 42 anni, prima di compiere il tragico gesto, aveva sparato al volto alla donna, Irma Fontanella, 72 anni, che era finita in gravi condizioni al Cto.
La situazione è poi peggiorata fino al decesso avvenuto nel reparto di terapia intensiva: nel corso dell'ultimo mese la pensionata è stata sottoposta anche a diversi interventi neurochirurgici e maxillo facciali.
La tragedia si è verificata lo scorso giovedì 26 maggio in via Grazioli a Nole, a pochi passi da Torino. L'uomo è morto sul colpo, mentre la madre, colpita alla fronte, era stata trasportata d'urgenza in elisoccorso all'ospedale Molinette di Torino in condizioni critiche.
A dare l'allarme erano stati i vicini di casa che hanno sentito degli spari. All'arrivo dei soccorsi per l'uomo non c'era più nulla da fare. Salvatore Alessio lavorava presso gli uffici della questura di corso Vinzaglio a Torino e ed era in ferie poco prima suicidarsi. Nessuno si era preoccupato quella mattina quando non si è presentato al lavoro.
In casa non era presente in quei giorni nemmeno l'anziano padre dell'agente che era ricoverato in ospedale per una frattura alle costole dovuta a una caduta avvenute nei giorni precedenti.
Dall’inizio dell’anno, secondo una indagine di Fanpage.it, almeno 29 tra carabinieri e agenti di polizia si sono suicidati: colpa delle difficoltà nel chiedere aiuto, delle dure gerarchie militari e dell’eccesso di virilità in caserme e comandi. In nessun'altra professione in Italia si riscontra un simile tasso di suicidi, neppure in quelle in cui il precariato e lo sfruttamento sono la regola.