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Il Csm lo manda in pensione, ma Guariniello sorprende tutti: si dimette

Non ci sanno proroghe, né ricorsi per il magistrato titolare di tante celebri inchieste (dai processi Thyssen e Eternit al doping nello sport, fino al caso Stamina). Il pm torinese lascerà il suo incarico il giorno di Natale.
A cura di Biagio Chiariello
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Raffaele Guariniello, pubblico ministero di Torino, titolare di tante inchieste, tra cui i processi Thyssen e Eternit, ha deciso di appendere la toga al chiodo. Il magistrato era di quello per i quali il Csm aveva stabilito il pensionamento dopo che il governo aveva riportato a 70 anni l’età massima per restare in servizio. A tal proposito, alcuni colleghi avevano deciso di rivolgersi al Capo dello Stato per ottenere l'annullamento del provvedimento e per i quali il Consiglio di Stato ha sospeso il collocamento a riposo. Guariniello invece ha sorpreso tutti, anticipando di qualche giorno i tempi del suo addio alla magistratura: lavorerà fino giorno di Natale, e non fino a quello di Capodanno, poi lascerà il suo ufficio al quinto piano del Palagiustizia di Torino. Va comunque detto che Guariniello compirà 75 anni (vecchio limite per la pensione) il 15 marzo prossimo, quindi la decisione non sposta molto il termine della carriera.

Chi è Raffaele Guariniello

Il magistrato, classe 1941, è molto famoso per le sue grandi inchieste dalla forte esposizione mediatica: dallo scandalo delle schedature Fiat a quello sulla presenza di benzene e piombo nelle benzine, passando per le origini della Sla e il doping nello sport (clamorosi i casi del ciclista Pantani e dei farmaci usati dai calciatori della Juventus), fino al metodo Stamina di Davide Vannoni, oltre ai già citati processi Thyssen e Eternit. Dal 1992 era a Torino con la carica di procuratore aggiunto e nel 2008 era stato nominato procuratore capo vicario. Guariniello però non resterà molto ‘disoccupato’: per il pm, grande esperto in materia di tutela della salute e dell'ambiente (tra i casi seguiti, anche quello sulla frode e il disastro ambientale per lo scandalo delle automobili Volkswagen), sarebbe già pronto un nuovo lavoro, al momento però ancora top secret.

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