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Il comune chiede l’Imu ad un bambino di 10 anni: “Risulta sposato”

Il comune di Sestri Levante in provincia di Genova ha ammesso l’errore scusandosi per l’accaduto.
A cura di A. P.
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Ha solo 10 anni ma per l'ufficio tributi del comune di Sestri Levante, in provincia di Genova, deve pagare l'Imu sulla seconda casa perché risulta sposato e non residente nella stessa abitazione del coniuge. Può sembrare uno scherzo ma è la vera storia raccontata oggi dalla Gazzetta del Lunedì del Levante che ha raccolto la testimonianza allibita del padre del piccolo. Il genitore, che ora  ha chiesto al comune di fare marcia indietro, ci scherza su  e al quotidiano spiega: "Mio figlio è stato sposato con la sua compagna di banco, ma ora non stanno più insieme l'unica cosa che possiede sono una bicicletta e una macchina radiocomandata, sempre che risultino tassabili". Dal comune fortunatamente si sono subito resi conto dell'errore ed è stato lo stesso sindaco a scusarsi per l'accaduto.

"Mi scuso per l'equivoco causato da un mero errore materiale. Lo stato di famiglia acquisito agli atti indicava i nomi del padre e del figlio e nella lettera è stato riportato erroneamente il nome del figlio anziché del padre" ha spiegato il primo cittadino di Sestri Levante, aggiungendo "Preciso che la lettera inviata era una richiesta di informazioni in merito alla residenza del nucleo familiare". "Il Comune sta effettuando verifiche approfondite sul fenomeno delle residenze delle famiglie che, nonostante i coniugi non siano legalmente separati, stabiliscono la residenza in abitazioni distinte con l'ovvia finalità di ottenere benefici fiscali" ha voluto sottolineare il sindaco.

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