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Il cane gli abbaiava contro, uccisero il padrone. Tre condannati a 15 anni

L’omicidio avvenne a Bagheria (Palermo) il 15 agosto del 2011: la vittima era il convivente della sorella di due dei tre condannati. Il pm aveva chiesto una condanna a 30 anni.
A cura di Susanna Picone
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L’omicidio avvenne a Bagheria (Palermo) il 15 agosto del 2011: la vittima era il convivente della sorella di due dei tre condannati. Il pm aveva chiesto una condanna a 30 anni.

Sono stati condannati a 15 anni di reclusione tre persone accusate a Bagheria (Palermo) di un omicidio. Si tratta di Giampiero Ferrito, suo padre Pietro e il fratello Rosario (per i primi due la condanna è a 15 anni e due mesi). Insieme avrebbero ucciso il cognato di Rosario e Giampiero (il convivente della sorella) perché infastiditi dal suo cane che abbaiava troppo. L’accusa nei loro confronti era di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e il pm aveva chiesto una pena di 30 anni di carcere.  Secondo quanto è stato ricostruito il cagnolino della vittima, che si chiamava Giuseppe Alongi, si avvicinò alla vettura dei cognati e iniziò ad abbaiare. I rapporti tra i cognati erano già molto tesi e in quel momento i due fratelli Ferrito avrebbero iniziato a picchiare la vittima. Poi sarebbe arrivato il padre dei due condannati, Pietro, che avrebbe colpito l’uomo con un coltello. Alongi morì in ospedale. Ad accusare i tre fu la sorella e compagna della vittima, che raccontò alla polizia come quest'ultimo era stato ucciso.

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