“I prof fanno delle preferenze e discriminano gli alunni”

Che i prof abbiano delle preferenze a scuola discriminando gli alunni non sembra essere solo un’invenzione di studenti poco preparati ma un dato reale. Almeno è quanto sostiene una ricerca dell’istituto di educazione dell’University College di Londra e pubblicata sul Journal of social policy. Nel dettaglio, la ricerca ha analizzato un campione di oltre 5mila studenti che frequentano le scuole pubbliche in Inghilterra, confrontando la percezione che hanno i docenti con i risultati ottenuti dai ragazzi durante delle valutazioni standard eseguite fuori dalla scuola dai ricercatori. Dai risultati dello studio è emerso che la maggior parte dei docenti era influenzato dagli stereotipi sugli alunni con conseguenze dirette sui voti. Un meccanismo molto diffuso secondo lo studio è quello che vede i prof influenzati dall'estrazione sociale degli allievi e dalla loro famiglia di provenienza. Spesso infatti i prof finivano inconsciamente per valutare i risultati scolastici dei ragazzi provenienti da famiglie povere o disagiate in modo inferiore rispetto a quello degli allievi più ricchi e fortunati quando invece vi era una evidente parità di merito.
Un altro meccanismo tipico di discriminazione è quello di genere che vede valutati differentemente donne e uomini. Spesso infatti i maschi vengono ritenuti più abili in matematica rispetto alle femmine, ritenute invece eccellenti nella lettura e letteratura. Come sottolineano gli autori della ricerca, nella maggior parte dei casi si tratta di meccanismi inconsci che dipendono dalla natura umana. "Tendiamo tutti a usare gli stereotipi come delle scorciatoie mentali" ha sottolineato infatti Tammy Campbell, la ricercatrice che ha coordinato il progetto, concludendo: "Quello che ci interessa fare, attraverso la nostra ricerca, è lanciare un monito agli insegnanti riguardo a questa tendenza dello spirito umano, così da aiutarli a cercare di comportarsi in modo più consapevole".