video suggerito
video suggerito

I genitori di Yara: “Bossetti dica la verità una volta per tutte”

Secondo i Ris di Parma sugli vestiti della 13enne di Brembate c’erano fili dei sedili del Fiat Iveco usato dal muratore in carcere con l’accusa di averla rapita e poi uccisa. Ma lui continua a dichiararsi innocente.
A cura di Biagio Chiariello
1.335 CONDIVISIONI
Immagine

Il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio potrebbe arrivare presto ad una svolta, dopo che tracce dei sedili del veicolo di Massimo Bossetti sarebbero state riscontrate sui leggins della 13enne rapita e poi uccisa nel Bergamasco. Anche per questo motivo, come riferisce La Stampa, Maria e Fulvio, i genitori di Yara, avrebbe espresso un desiderio: vorrebbero che Bossetti raccontasse finalmente e una volta per tutte la verità. Dalla carcere dove è rinchiuso dal 16 giugno, il muratore di Mapello continua però a dichiararsi innocente e del tutto estraneo al rapimento e all'uccisione di Yara. Il 25 febbraio la Corte di Cassazione sarà chiamata a esprimersi sulla scarcerazione, visto che il suo avvocato ha fatto ricorso contro la decisione del gip di Bergamo di tenere dietro le sbarre il suo cliente.

Yara, l'inchiesta potrebbe chiudersi a breve

Il legale Claudio Salvagni non demorde. Nonostante il Ris di Parma sia convinto che le tracce di tessuto trovate sui vestiti della ragazzina, rapita e uccisa nel novembre 2010 davanti alla palestra di Brembate Sopra, provengono dal Fiat Iveco di Bossetti. Anche se ammette: “Se mi porteranno la prova inconfutabile che quei tessuti non possono che provenire dal furgone di Bossetti, lo saprò riconoscere. Ma se non sarà così, dico che migliaia di vetture e di camioncini utilizzano quei materiali”. Peraltro l’accusa ha affermato che il dna nucleare identifica l’indagato con esattezza e il fatto che non ci sia corrispondenza con quello mitocondriale non cambia di molto la situazione. La difesa di Bossetti sostiene invece che la mancata corrispondenza sia “un’anomalia enorme, che nessuno ha spiegato scientificamente. Lascia il sospetto di un grave errore”. In tutto i genitori di Yara, “restano chiusi nel loro dolore, mantenendo un atteggiamento riservato e discreto”, scrive La Stampa. Ma da Bossetti vorrebbe quell’ultima verità.

1.335 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views