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La scomparsa di Kata a Firenze

I genitori di Kata si rivolgono a papa Francesco: “Ci aiuti ad abbattere il muro di omertà”

Appello dei genitori di Kata Chiclo Alvarez, la bimba di 5 anni scomparsa da Firenze, al Pontefice: “Aiutateci a ritrovare Kataleya. Con la speranza che Sua Santità possa trasmettere la forza per continuare a cercare la piccola e far comprendere alla mamma che non è sola”.
A cura di Susanna Picone
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Un nuovo appello arriva da Katherine Alvarez e Miguel Chicclo Romero, la mamma e il papà della piccola Kata, la bimba di 5 anni scomparsa ormai da mesi da Firenze. E questa volta i genitori della bambina si rivolgono direttamente a papa Francesco.

Quella che lanciano attraverso i loro avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi è una accorata richiesta “di preghiera e di forza per continuare a resistere nella ricerca della piccola Kata”.

"Aiutateci a ritrovare Kataleya. Con la speranza che Sua Santità possa trasmettere la forza per continuare a cercare la piccola e far comprendere alla mamma che non è sola”, recita l’appello dei genitori della bimba che viveva nell’ex hotel Astor di Firenze.

Nella lettera a papa Bergoglio gli avvocati specificano: "I genitori chiedono che l'appello per la scomparsa della loro bambina venga diffuso con ogni mezzo. Se tutti concorreranno al ritrovamento diffondendo le immagini, promuovendo manifestazioni e divulgando il messaggio, forse riusciremo ad abbattere il muro di omertà che ci avvolge ed a riabbracciare la nostra Kataleya".

Una foto di Kataleya
Una foto di Kataleya

Le indagini sulla scomparsa della bimba peruviana intanto continuano. La Procura di Firenze nei giorni scorsi ha terminato le rogatorie con il Perù ascoltando in videoconferenza 14 persone ritenuti utili a fornire informazioni sulla scomparsa di Mia Kataleya Chiclo Alvarez. Tuttavia, nessun nuovo elemento sarebbe emerso dall'audizione dei testimoni.

Tra le persone ascoltate dai pubblici ministeri Christine Von Borries e Giuseppe Ledda, anche uno zio paterno di Kata, detenuto in un carcere di Lima, e un altro peruviano, recluso nello stesso carcere, protagonista di una vicenda droga che risale al 2022 a Firenze. I magistrati intendevano verificare l'ipotesi che la bambina possa essere stata rapita per sbaglio, così come prospettato agli inquirenti dal padre della bimba.

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